lunedì, gennaio 09, 2006
MicroIntervista a LORENZO RUGGIERO
- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Semplicemente uno strumento narrativo.Un modo cioe' di raccontare storie,cosi' come avviene attraverso il cinema ,il teatro o i romanzi.Diciamo che possiamo un po' paragonare il disegnatore di fumetti al regista o al cameraman di un film.
Sin da piccolo ho sempre disegnato.Del resto,tra chi fa questo lavoro,alzi la mano chi di noi non veniva perseguitato tra i banchi di scuola dai compagni che volevano un disegno sul diario.Professionalmente mi ci sono avvicinato dopo aver frequentato nel '98 la Scuola Italiana di Comix a Napoli.Dopo un periodo di collaborazioni come freelance presso vari studi di grafica pubblicitaria(periodo durante il quale iniziai a far girare le mie cose),sono poi approdato nel comics lab Innocent Victim.
- A quale progetto/i stai lavorando?
Ho da pochi giorni finito di realizzare con Cammo una pin up di Invincible,un personaggio della Image Comics e attualmente sto colorando delle tavole di Michele Petrucci(su testi di Alessandro Bilotta)per alcuni editori francesi.
Inoltre da Ottobre insegno due volte alla settimana fumetto alla Scuola di Comix a Napoli.
-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Sicuramente preferirei sempre disegnare storie in cui c'e' molta azione perche' comunque e' divertente.Ovviamente non e' sempre cosi',quindi credo in generale che per un disegnatore sia importante che la storia su cui debba lavorare gli piaccia e soprattutto lo coinvolga.Sono assolutamente due fattori che influiscono sul rendere al meglio il lavoro di un disegnatore.
-Quali autori italiani ammiri di più?
Pratt,Milazzo,Toppi e Battaglia sono senza dubbio i miei preferiti.Inoltre adoro anche tutti i lavori di Gabriele Dell'Otto e Carmine Di Giandomenico,che oltre ad essere due miei grandi amici,sono veramente bravi.Negli ultimi mesi poi,per motivi di lavoro,ho avuto modo di conoscere (anche se purtroppo solo telefonicamente)Giancarlo Berardi,che si e' dimostrato una persona simpaticissima ed estremamente disponibile.
-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Credo che sicuramente siano importanti per formare nei ragazzi la giusta mentalita' professionale nei confronti di questo tipo di lavoro(al di la' delle nozioni tecniche che apprendono).Tuttavia devono sicuramente essere gestite bene da chi le dirige,e frequentate con la giusta determinazione e forza di volonta' da parte dei ragazzi che le frequentano.Due elementi che non sempre purtroppo ci sono.
- Come vedi il mercato italiano oggi?
Mi fa sicuramente piacere vedere che ci sono continuamente nuove proposte editoriali.Anche questo rinnovato interesse da parte dei quotidiani nazionali attraverso iniziative legate al fumetto,credo sia una cosa buona.
Spero tuttavia che si riesca a far si' che ad avvicinarsi al fumetto siano soprattutto nuovi lettori,perche' la mia paura e' che non ci sara' in futuro un ricambio generazionale di appassionati,visto che oggi i piu' piccoli sono attratti da altre forme di intrattenimento.
-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere, un personaggio da creare... il tuo qual'é?
Per adesso sono contentissimo di fare le cose che faccio.Poi in futuro chissa'.Idee ne ho,sogni proibiti anche,ma un po' perche' i tempi sono ancora prematuri,un po' per scaramanzia,per adesso preferisco tenere tutto ancora nel cassetto.
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1 commento:
mitico Lollo! ;)
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