martedì, gennaio 24, 2006

PER LE STRADE FRANCESI


Domani parto per Angouleme, come ogni anno oramai, la "Lucca francese" deve essere visitata. il Blog naturalmente, resterà un pò fermo ma al mio ritorno posterò un succulento resoconto sulla manifestazione, sugli autori e sulle bellezze della BD. Spero di incontrare un pò di autori e scambiare quattro chiacchere con loro.
Fra le mille star del fumetto ci sarà un mito del comics americano: Mike Mignola! Cazzo che meraviglia!
alla prossima!

venerdì, gennaio 20, 2006

IL "GRANDE " HAPPENING

ieri sera é ricominciato il nuovo GRANDE FRATELLO. Chi mi conosce sa che adoro questo programma. Per quanto mi riguarda non solo lo definisco un'elogio alla "stupidità", come forma alta di sottocultura mediatica, ma ritengo il GRANDE FRATELLO, un'evoluzione dell'Happening e della Performance. Quest'ultime sono due forme d'arte apparse negli anni 60 in America, la prima (happening) in particolar modo, ha profondamente segnato la visione di fare arte in quegli anni.
Happening è una corrente artistica che vede "l'evento" come tema principale dell'opera.
Mentre i movimenti artistici precedenti puntavano sulla rappresentazione di un oggetto, gli artisti dell'happening creano un progetto di azione, nella quale il pubblico viene coinvolto attivamente, sottraendolo dal ruolo di estraneo ed immettendolo in rapporto attivo con l'evento artistico.
L'azione creata dall'artista non avviene in luoghi convenzionali come gallerie o musei, ma negli spazi della città, dove l'artista si reca ed irrompe con il suo gesto.
Happening, infatti, é un gesto d'irruzione nello spazio quotidiano, organizzato in tempi e luoghi ove non é prevista la presenza della produzione artistica. L'evento si sviluppa dunque secondo una improvvisazione che rompe le abitudini mentali dello spettatore.
Il Grande fratello, interpreta a piena questo concetto, ma lo porta all'esasperazione. Mentre negli anni 60 il Teatro é stato l'arte più vicina all' Happening, oggi, il mezzo più adatto, é la televisione, (mezzo assolutamente freddo che fruisce sul pubblico implacabilmente e senza limiti ).
12 ragazzi chiusi in una casa che "interpretano" se stessi (o quello che credono d'essere, o quello che vorrebbero essere, o quello che vorrebbe il pubblico), non recitano. Non potrebbero recitare per 3 mesi di fila, si arriverebbe alla paranoia, allo sdoppiamento forzato della personalità. Interpretano il ruolo di se stessi, guardandosi continuamente da fuori cercando di modellarsi su un personaggio che credono per loro il più adatto. E alla fine ci credono anche.
Lo stesso accadeva (se pur con tempi molto più stretti) nelle opere di Happening, dove, John Cage, Robert Whitman o Jim Dine stavano ore ad interpretare dei ruoli che si ponevano, mantenendo SEMPRE la loro personalità D'ARTISTA.
Ma, nel caso del Grande Fratello, chi é l'artista? Di certo non i ragazzi, perché mentre nell'happening era l'autore a dettare delle regole (se pur minime alcuni paletti c'erano) con l'aiuto del pubblico, qui i ragazzi sono soggetti al "Grande Fratello". Ma pur ponendo le sue regole neanche il "Grande fratello" é l'artista.
Il vero artista nel GRANDE FRATELLO é il TEMPO.

Tempo: "la dimensione all'interno della quale viene concepito e ricordato il trascorrere delle cose e degli eventi; concr. questa stessa successione
come entità misurabile: orario"

Se ogni arte é figlia del proprio tempo, non ci resta che accettarlo, il GRANDE FRATELLO, é arte!

giovedì, gennaio 19, 2006

MicroIntervista a GIACOMO NANNI



- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Per me il fumetto è un linguaggio fatto di disegni e parole. Quand’ero bambino leggevo più o meno tutto. Asterix, Tintin, Topolino, Batman, Superman…poi ho cominciato a leggere le riviste (Metal Hurlant, Alter Alter, Orient Express...) abbastanza presto, avevo 11/12 anni.



- A quale progetto/i stai lavorando?
Un racconto lungo sulla vita di Paolo Uccello, l’artista del 1400. Ho da poco terminato di disegnare Storia di uno che andò in cerca della paura, una specie di romanzo a fumetti, ma non so ancora niente di preciso sulla sua pubblicazione.

-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Mi piace leggere storie non banali. Sulle mie non ho preclusioni.



- Quali autori italiani ammiri di più?
Ce ne sono tanti. Quelli che mi vengono in mente adesso sono Igort, Gipi e anche Paolo Bacilieri è difficile che disegni qualcosa che non mi piaccia. I suoi Napoleone li ho tutti.

-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Penso che siano importanti, anche se ognuno dovrebbe sentirsi libero di cercare una propria strada in un mestiere come questo. Penso che le cose migliori nascano da una mente aperta.

- Come vedi il mercato italiano oggi?
Vedo sicuramente alcune difficoltà, anche se non me ne intendo molto. Allo stesso tempo per esempio, il primo numero di Canicola è esaurito. Erano mille copie però. E’ difficile dire.


-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da scrivere un personaggio da creare... il tuo qual é?
Il racconto a cui sto lavorando, quello sulla vita di Paolo Uccello che ti dicevo, in un certo senso è un “sogno proibito”, visto che nessuno mi ha chiesto di farlo. Lo sto disegnando, poi si vedrà.

venerdì, gennaio 13, 2006

GLI ISOLANI SU COMICUS



Qualche anno fa, fummo invitati da Michela (De Domenico) a partecipare ad un Work Shop a Messina al Parco Horcynus Orca. Un posto splendido proprio sulla spiaggia, il periodo era estivo (credo fosse Luglio), cominciammo a parlare di fumetti, di supererori, di fumetti italiani e francesi, ma il caldo ci opprimeva, così lasciammo la sala e proseguimmo le nostre opinioni sul fumetto in spiaggia.

Credo che "le opinioni"durarono un paio di minuti ancora, subito dopo un gruppo di noi (me compreso) cominciò a giocare al bigliardino, altri (vedi Sergio) parlavano di Musical e gruppi anni 70, Giovanni era già in costume e si era buttato in acqua, poco dopo lo seguimmo tutti a ruota.
Fu una giornata splendida e la ricordo ancora con immenso piacere. La sera Michela ci ospitò a casa sua (ancora la ringrazio) e proprio quella notte, dormimmo forse un paio d'ore, ideammo GLI ISOLANI. L'idea era di ritornare al fumetto su striscia. Ci serviva un'idea e dei personaggi,nacquero per caso, ma l'idea piacque a tutti subito. ci buttammo nottetempo a scrivere plot, sceneggiature, storie e model dei personaggi. Quest'ultimi infine furono affidati a Frisko che con straordinaria maestria ha dato vita a Carmelo, Rosalia, e la brigata degli "Isolani". In collaborazione con il GRUPPO TRINACRIA, molti autori disegnarono e sceneggiarono storie sugli Isolani, dopo quasi un'anno di permanenza su Balarm, oggi gli Isolani sono apparsi su CUS. Un bel retroscena, no?

lunedì, gennaio 09, 2006

MicroIntervista a LORENZO RUGGIERO


- Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?
Semplicemente uno strumento narrativo.Un modo cioe' di raccontare storie,cosi' come avviene attraverso il cinema ,il teatro o i romanzi.Diciamo che possiamo un po' paragonare il disegnatore di fumetti al regista o al cameraman di un film.
Sin da piccolo ho sempre disegnato.Del resto,tra chi fa questo lavoro,alzi la mano chi di noi non veniva perseguitato tra i banchi di scuola dai compagni che volevano un disegno sul diario.Professionalmente mi ci sono avvicinato dopo aver frequentato nel '98 la Scuola Italiana di Comix a Napoli.Dopo un periodo di collaborazioni come freelance presso vari studi di grafica pubblicitaria(periodo durante il quale iniziai a far girare le mie cose),sono poi approdato nel comics lab Innocent Victim.

- A quale progetto/i stai lavorando?
Ho da pochi giorni finito di realizzare con Cammo una pin up di Invincible,un personaggio della Image Comics e attualmente sto colorando delle tavole di Michele Petrucci(su testi di Alessandro Bilotta)per alcuni editori francesi.
Inoltre da Ottobre insegno due volte alla settimana fumetto alla Scuola di Comix a Napoli.



-Quali storie preferisci raccontare/ disegnare?
Sicuramente preferirei sempre disegnare storie in cui c'e' molta azione perche' comunque e' divertente.Ovviamente non e' sempre cosi',quindi credo in generale che per un disegnatore sia importante che la storia su cui debba lavorare gli piaccia e soprattutto lo coinvolga.Sono assolutamente due fattori che influiscono sul rendere al meglio il lavoro di un disegnatore.

-Quali autori italiani ammiri di più?
Pratt,Milazzo,Toppi e Battaglia sono senza dubbio i miei preferiti.Inoltre adoro anche tutti i lavori di Gabriele Dell'Otto e Carmine Di Giandomenico,che oltre ad essere due miei grandi amici,sono veramente bravi.Negli ultimi mesi poi,per motivi di lavoro,ho avuto modo di conoscere (anche se purtroppo solo telefonicamente)Giancarlo Berardi,che si e' dimostrato una persona simpaticissima ed estremamente disponibile.


-Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?
Credo che sicuramente siano importanti per formare nei ragazzi la giusta mentalita' professionale nei confronti di questo tipo di lavoro(al di la' delle nozioni tecniche che apprendono).Tuttavia devono sicuramente essere gestite bene da chi le dirige,e frequentate con la giusta determinazione e forza di volonta' da parte dei ragazzi che le frequentano.Due elementi che non sempre purtroppo ci sono.

- Come vedi il mercato italiano oggi?
Mi fa sicuramente piacere vedere che ci sono continuamente nuove proposte editoriali.Anche questo rinnovato interesse da parte dei quotidiani nazionali attraverso iniziative legate al fumetto,credo sia una cosa buona.
Spero tuttavia che si riesca a far si' che ad avvicinarsi al fumetto siano soprattutto nuovi lettori,perche' la mia paura e' che non ci sara' in futuro un ricambio generazionale di appassionati,visto che oggi i piu' piccoli sono attratti da altre forme di intrattenimento.

-Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio, una storia da
scrivere, un personaggio da creare... il tuo qual'é?

Per adesso sono contentissimo di fare le cose che faccio.Poi in futuro chissa'.Idee ne ho,sogni proibiti anche,ma un po' perche' i tempi sono ancora prematuri,un po' per scaramanzia,per adesso preferisco tenere tutto ancora nel cassetto.

sabato, gennaio 07, 2006

ITALIAN WRESTLER (2)


Sono gli anni 40, in America le bande mafiose di emigranti Italiani (sopratutto siciliani) prende forza e si impadronisce dei sobborghi, della distribuzione dell'alcool, e delle rapine alle banche. I "Padrini" hanno identità, governano sotto il tacito silenzio della polizia e delle forze politiche (spesso appoggiate dalla mafia). Insomma tutto un pò come adesso no?!
In quegli anni però, Lou Albano & Tony Altimore si presentano al grande pubblico come tag Team col nome di "The Scicilians".
I loro abiti di scena sono tipici dei gangster della chicago di quegli anni, in un'incontro entrano addirittura con delle armi da fuoco. Malgrado il loro look al quanto eccentrico, il duo é veramente fortissimo. Vincono incontri su incontri conquistando nel Giugno del 1961 il titolo Midwest Tag Team, a Chicago.

Dobbiamo aspettare parecchi anni prima che un'altra Tag Team Italo/americano raggiunga la succulenta cintura da tutti i Wrestler ambita e desiderata.

A farlo é Dominic De Nucci insieme al più famoso Dino Bravo che nel Marzo del 1978 sconfiggono in un match mozzafiato la coppia tutta orientale formata da "Professor Tanaka & Mr. Fuji", quest'ultimo conosciuto ai più come Manager di wrestler degli anni 80/90 come Berserker, Orient Express e molti altri.

Le coppie Wrestler italiane perdono terreno, oramai il wrestling dopo il '78 prende piede e diventa prettamente americano, Giapponese e Messicano (dove viene vistopiù come concetto religioso e mistico che come puro sport/spettacolod'intrattenimento). Rimangono naturalmente alcuni figli degli emigranti italiani come citato qui sotto per "Macho Man", ma anche per il fratello di Randy che dopo una lunga carriera come atleta passa , come Manager, sotto le vesti "the Genius", insieme ai "Beverly Brothers" e Mister Perfect.

venerdì, gennaio 06, 2006

ITALIAN WRESTLER (1)

ieri ho comprato un libro intitolato Wrestling, l'euforia é stata tanta nel comprarlo che soltanto dopo ho letto che a scriverlo erano stati quei due castori urlatori di italia 1. Vabbé vediamo che cé scritto mi sono chiesto, a parte le foto molto belle si capisce subito che si tratta di una bufala. Si parla poco di Wrestling con la W maiuscola e tutto gira intorno al "dietro le quinte" indiscrezioni, desideri, amicizie. Interessante direte voi, ovviamente! Ma tutto questo é già ampliamente raccontanto da Benzi su Sportitalia. Bravi i due castori non sapendo cosa dire scrivono quello che un loro collega costruisce durante le sue puntate su un'altra rete televisiva.
Altra pecca a mio avviso non si parla delle origini e degli eroi del passato del Wrestling. Personaggi che hanno fatto la storia. Molti di questi erano anche italiani o di origine italiana.
Vi faccio un'esempio: Sapete chi é questo?

Si chiama Randy Savage, "Macho Man" per il pubblico, negli anni 80/90 é stato un'icona dello sport/spettacolo, indimenticabili i suoi feud con Hulk Hogan e Jake The Snake Roberts. Ultimamente ha fatto una parte in Spider Man 1 (quando Peter fa il Wrestler per racimolare soldi).Il vero nome di Savage é "Randy Poffo" figlio di Angelo Poffo straordinario Wrestler degli anni 50.

Indimenticabili i suoi scontri con Johnny Valentine,

Killer Kowalski

Di Italiani nel Wrestling del passato ce ne sono veramente tantissimi ed alcuni sono ricordati anche come Campioni.
Nel 1963 é Antonino Rocca che partecipa al primo incontro di Wrestling organizzato da quella che sarà poi la WWE (oggi),

contro Buddy Rogers che naturalmente ha la meglio, e conquista la cintura del mondo.Un mese dopo però sarà Bruno Sammartino a vendicare l'amico Rocca sconfiggendo con assoluta facilità l'americano Rogers strappandogli il titolo che sarà suo per ben 8 anni.

In quei 7 anni Bruno si conquista il soprannome di . "The Italian Strongman", soprannome datogli per le suo origini italiane, infatti Sammartino è nato in Abruzzo e si è trasferito negli Stati Uniti solo all'età di 15 anni.Termina il 17 Gennaio 1971 interrotto da "The Russian Bear" Ivan Koloff, il regno di Sammartino, con una "Russian Knee Drop" il Russo, schiena il grande Bruno, il Madison alla sconfitta del campione si ammutolì immediatamente.
Negli anni successivi Bruno in coppia prima con Dominic DeNucci (altro Italiano) si avvicina al Tag team e poi con Dick The Bruiser passa alla WWA. il nuovo team riesce subito ad imporsi nella federazione infatti il 7 Luglio 1973 conquista il titolo WWA di coppia sconfiggendo Ernie "The Big Cat" Ladd e Baron Von Raschke,


il titolo rimane in loro possesso per circa sei mesi per passare poi nelle mani della coppia The Valiant Brothers.
il 10 Dicembre 1973 Bruno riconquista il titolo assoluto per la seconda volta, contro Stan Stasiak. Da questo momento e per quattro anni consecutivi Sammartino deterrà il titolo del mondo WWF.

giovedì, gennaio 05, 2006

CORTO CON L'ESPRESSO


Oggi é uscito con l'Espresso il primo volume cartonato di Corto Maltese. E' splendido, tutto a colori, curatissimo nei dettagli e ben strutturato anche nell'introduzione dove Umberto Eco, luca Boschi e Vittorio Giardino parlano di Pratt e del suo più famoso personaggio a 360°.
Un'avventura splendida che appoggio, fatta dalla Panini Comics, in collaborazione con il settimanale l'Espresso. Il prezzo del numero 1 é praticamente 1 euro (più il giornale), ma i prossimi saranno comunque convenientissimi da acquistare 9,90 compreso il settimanale. L'offerta infatti, é diversa da quella dei "fumetti di Repubblica" che potevano anche essere acquistati separatamente dal settimanale perché liberi da pacchetti e confezioni; questi cartonati sono imballati al settimanale. Una vera e propria produzione congiunta quindi nulla di "ibrido", le culture POP si mescolano e raffiorano in edicola con un Mito del fumetto mondiale il nostro Hugo pratt.

martedì, gennaio 03, 2006

I DIECI "CONSIGLI PER GLI ACQUISTI"

Quest'anno é stato un'anno pieno di letture (pochi libri purtroppo) molti fumetti. Ho stilato una lista dei 10 fumetti 2005 che più mi hanno entusiasmato sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista narrativo.
Non sono in ordine di classifica tutti sono terribilmente belli e li posiziono sulla stessa bilancia.
- Blanket di Craig Thompson edito Coconino Press- un racconto che ti porta per mano sulle corde dell'emozioni di un giovane ragazzo delle "borgate" americane. Le sue emozioni, i suoi lamenti, le sue gioie. da leggere tutto d'un fiato
- Appunti per una storia di guerra di Gipi, edito coconino Press- Un'affresco acido di una toscana immaginaria tormentata da una guerra e dalle sue conseguenze.
- XIII di Van Hamme - Vance edito DARGAUD-LOMBARD - Una storia rapida, attivissima e intrigantissima. Moltissimi colpi di scena raccontano la ricerca della personalità di un uomo che nulla sa di se, tranne quella di avere un numero (appunto XIII) tatuato sulla scapola sinistra.
- Ultimates di Millar e Hitch edito Panini Comics- Una saga che stravolge i personaggi più importanti della Marvel. Un'introspezione più forte sui personaggi che non combattono più con cazzotti e scudi ma che lottano anche contro se stessi, con le loro paure e le loro patologie pscichiche.
-Gotham Central di Rucka e autori vari edito Play Press- la centrale di polizia di Gotham ha a che fare con i super criminali arcinemici di batman, ma stavolta sono i poliziotti a vedersela con il "male" Batman arriva tardi, alle volte non cé neppure.
-Persepolis di Satrapi Panini Comics (classici repubblica)- Un segno semplice uniforme con molti neri che inondano un racconto amarissimo autobiografico dell'autrice Iraniana. Un fumetto da porre sulla libreria accanto a Maus di Spiegelman e Palestina di joe Sacco.
-100 Anime di Crippa, Buscaglia, Tenderini edito dalla BD (Delcourt) - Un racconto carico di atmosfere, una regia meravigliosa che ti accompagna in un racconto da risvolti esoterici e onirici. Il segno e il colore si fondono a comporre un' opera intrigante e ricca di colpi di scena.
- Debbie Dillinger di Calvaruso, Rizzo, Scalmani, Tomasi edito Tomasi ed.- La più bella autoproduzione del 2005. Debbie é Un omaggio alle strisce noir pubblicate sui quotidiani americani negli anni 30, riproposte in chiave assolutamente moderna, editandole in rete sul comicus.it e poi su carta in formato orizzontale. Una storia noir vecchio stile disegnata con eleganza.
-Il Terremoto del Friuli di Cossi edito Beccogiallo- Una storia di cronaca nera che descrive il tragico avvenimento di un pezzo di storia terribile accaduta anni fa nel Friuli, che portò la morte di migliaia di persone. Un' avventura forte intrapresa dalla casa editrice che crede sulle potenzialità del fumetto e sulla sua forza narrativa. Una scommessa che merita di essere supportata, perché vincente.
-Napoleone edito Sergio Bonelli Editore- L'intera saga dell'albergatore svizzero di origini africane é entrata nella cerchia dei miei fumetti preferiti. Le storie sono sempre colte e ben intrecciate. Gli autori della serie da Ambrosini a Bacilieri, passando per Mammucari e Ornigotti danno a Napoleone la giusta struttura grafica oscillante tra il noir e l'onirico.

domenica, gennaio 01, 2006

DA CATANIA A MARSALA PASSANDO PER SIRACUSA E TAORMINA

Ok, il 2005 ce lo siamo lasciati alle spalle. Quest'anno mi sono rifatto delle vacanze estive che mi sono perso. Ho deciso con Francesca, Cristina e Quirino di passare 2 giorni in giro per Catania, Siracusa e Taormina. E' stata un pò una sfacchinata lo ammetto, ma avevo bisogno di staccare dal tavolo da disegno, per ricaricarmi.
Il 27 siamo arrivati a Catania e abbiamo alloggiato in un bed and Breakfast Ottimo, neanche 1 oretta di riposo, un rapido panino e via per Taormina.



Il paesino l'ho visto parecchie volte, ma mai in questo periodo. Abbiamo trovato un tempo splendido, ci siamo fatti una passeggiata tra le viuzze ,abbiamo "pasteggiato" dei biscotti col the' e alla fine siamo tornati a Catania a scofanarci l'impossibile in un ristorante chiamato i "Viceré".



Mi sono pentito amaramente di non aver portato un taccuino da viaggio, perché ho visto dei visi meravigliosi e degli scorci molto suggestivi da imprigionare su carta. E' un progetto che spero presto di realizzare, viaggiare in tutta la Sicilia creando un carnet di Viaggio di schizzi, avvenimenti, personaggi.... ma questa é un'altra storia.
Il giorno dopo ci siamo incamminati verso Noto, SPLENDIDA!





il suo Barocco la rende unica e assolutamente surreale. Sembra di entrare in una città fuori dal tempo. E poi siamo andati a casa di MariaGrazia, abbiamo pranzato lì. Ha piovuto tutto il giorno e siamo quindi tornati in quel di Catania.



Qui il tempo é stato fortunatamente clemente e ci ha pemsesso di fare una bel giro per il centro fino a tardi, ci siamo infine chiusi in un pub dove suonava una band jazz dal vivo! Tornati a Palermo, il tempo di concludere una matita e spedirla a Sylvain ci siamo preparati al Capodanno, naturalmente fuori Palermo.... a Marsala! cazzo altri 150km!!!!
Ma naturalmente non si poteva mancare! Seratona al completo. Sergio, Cecilia, Aurelio, Salvo, Robi e Paola,Quirino, Crisitina, Francesca, Massimo, Stefano, il Manlione e il Marcone Failla, insomma gente serissima!!!! ; ) e tantissimi altri! Qusai in 40 a casa di Cristina! Abbiamo fatto casino, mangiato, giocato, ballato fino alle 7 di mattina. Poi il sonno per alcuni e l'eccessivo alcool per altri siamo abbattutti come cervi in tempo di caccia.





Ma come dicevo all'inizio "il 2005 ce lo siamo lasciati alle spalle".
Buon 2006 a tutti!