domenica, ottobre 24, 2010

GUNS





Alle 18,30 i cancelli si aprono, una lunga coda, tutti in ordine... si entra.
Le luci si spengono e Sebastian Bach fa esplodere lo stadio. Ex Skid Row, non ha perso per niente la grinta, va alla grande, suona per circa un'ora fa saltare la folla, io salto con loro.
Poi le luci si accendono e il canadese torna nel back a scolarsi le sue birre.
Le luci si accendono, si attende l'arrivo dei GUNS.
C'è attesa, tanta emozione e tanta adrenalina.
L'attesa è lunga, come una prima donna Axl ci fa aspettare tanto. Ma quando le luci si abbassano e le note di Chinese Democracy iniziano a risuonare lo stadio esplode e l'attesa la dimentichiamo di colpo. Cappello da Cowboy e baffi da texano, AXl arriva sul palco con i suoi chiletti aggiunti in questi 16 anni d'attesa, non troppi a dire il vero, in foto sembra più grasso. Per fortuna non ha quelle treccine del cazzo che portava ad inizio tour, chioma liscia e bandana sotto il cappello.
E' un pò rigido ma si muove bene e a metà concerto si scioglie da paura.
Per la prima volta lo ascolto dal vivo, è lì a 10 metri da me, è una bella emozione.
Spara la sua prima cartuccia con Welcome to the Jungle che mi porta alla memoria le occupazioni del 93 e le corse in moto tra le strade di Palermo, poi a valanga tutti i loro best alternati dai pezzi nuovi, c'è I.R.S. e il suo acuto finale perfetto, senza nessuna sbavatura, Sorry, Better, ma anche e sopratutto November Rain al piano e Don't Cry.
Dopo tre ore e mezzo di concerto torno a casa, stanchissimo ma felice e sulla metro ho ancora in testa Paradise city...

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