mercoledì, ottobre 29, 2008
DOVE MI TROVATE
Venerdì 31 ottobre
10:45 Palazzo Ducale"Claudio Stassi presenta la sua nuova Grafic Novel per RizzoliOltre, la collana a fumetti della grande casa editrice"
16.00-18.00- Becco Giallo
13.00-15.00- Becco Giallo
Per gli altri giorni mi troverete negli stand degli amici o nei bar a cazzeggiare.
10:45 Palazzo Ducale"Claudio Stassi presenta la sua nuova Grafic Novel per RizzoliOltre, la collana a fumetti della grande casa editrice"
16.00-18.00- Becco Giallo
13.00-15.00- Becco Giallo
Per gli altri giorni mi troverete negli stand degli amici o nei bar a cazzeggiare.
martedì, ottobre 28, 2008
domenica, ottobre 26, 2008
DIX
Confrontarsi ogni tanto con personaggi già esistenti è un ottimo esercizio per migliorarsi. Dix è una delle mini Bonelli che più amo al momento. Il lavoro di Ambrosini e quello dei suoi compagni d'avventura mi colpisce sempre positivamente. L'ultimo numero (il 3) disegnato da Bacilieri mi ha spinto a disegnare questa tavola, quella che in gergo viene detta tavola di prova...
venerdì, ottobre 24, 2008
PER SCELTE EDITORIALI
Dunque. La Rizzoli, per scelta editoriale ha deciso di non portare il mio nuovo libro a Lucca. L'uscita del libro è stata prevista per il 5 Novembre e Lucca è "un pò prima".
La casa editrice deve quindi dare la prevalenza alla distribuzione in libreria e sarà lì che potrete trovarlo dal 5 Novembre in poi.
A Lucca comunque, durante la presentazione il 31 Ottobre alle 11,45 a Palazzo Ducale, proietterò tavole del libro e parlerò del progetto. Spero di vedervi in tanti...
La casa editrice deve quindi dare la prevalenza alla distribuzione in libreria e sarà lì che potrete trovarlo dal 5 Novembre in poi.
A Lucca comunque, durante la presentazione il 31 Ottobre alle 11,45 a Palazzo Ducale, proietterò tavole del libro e parlerò del progetto. Spero di vedervi in tanti...
mercoledì, ottobre 22, 2008
BALLATA PER DE ANDRE'
-"Pronto"
-"wee sergione come stai?"
-"bene. Senti, sai i becchiGialli mi hanno chiesto di fare un libro su De Andrè"
-"Compare bellissimo, pane per i tuoi denti"
-"si infatti mi sono subito messo al lavoro"
-"hai un idea?"
-"si, non parlerà di De Andrè... o meglio parlerà molto di lui...senza parlare di lui"
-"sono curioso..."
-"ti terrò aggiornato"
E così è stato, anche mentre ero in Spagna mi mandava per mail alcune delle tavole che componevano questa meravigliosa nuova produzione di BeccoGiallo.
E' (per me) il lavoro della maturità di Sergio. Sia narrativamente che graficamente ha imbastito un meraviglioso affresco fatto di personaggi che provengono dalle canzoni di De Andrè. Uniti in uno scenario metafisico che ricorda le asettiche scenografie di George Herriman e un segno vibrante, forte delle sue esperienze del mercato francese.
Personaggi che escono dalle parole e le musiche di uno dei più grandi autori musicali italiani e inscenano un opera teatrale che si scioglie tra le vignette di un surreale racconto Algozziniano.
Un acquisto che non può mancare a Lucca, un onore averlo letto in anteprima.
martedì, ottobre 21, 2008
CI SI ORGANIZZA
Come ogni anno Lucca è alle porte e ci si comincia ad organizzare per incontri di lavoro e/o semplici incontri con amici.Quest'anno è l'editoria francese ad entrare nella fiera lucchese. Ci sarà Le Lombard e ci sarà Casterman. Due editori con cui ho lavorato in passato.
Avrò una presentazione per il libro fatto per Rizzoli "Per questo mi chiamo Giovanni", al Palazzo Ducale alle 10,45 del Venerdì 31 come si legge sul programma QUI.
Ci sono un sacco di incontri a cui voglio assistere, tra questi:
- Venerdì 31 ottobre alle ore 15:00, presso il Museo, incontro con gli autori e gli addetti ai lavori, sulla proposta di legge sul diritto d'autore.
-sono curioso di vedere le pubblicazioni di "Edizioni del Vento" e della DOUbLe SHOt .
-Inoltre le mostre: da Andrea Bruno alle tavole di Jan Dix, passando per quelle di John Romita Jr e Silvia Ziche.
Insomma si prospetta una fiera con la F maiuscola. Non vedo l'ora... e poi la cucina toscana io l'adoro.
Avrò una presentazione per il libro fatto per Rizzoli "Per questo mi chiamo Giovanni", al Palazzo Ducale alle 10,45 del Venerdì 31 come si legge sul programma QUI.
Ci sono un sacco di incontri a cui voglio assistere, tra questi:
- Venerdì 31 ottobre alle ore 15:00, presso il Museo, incontro con gli autori e gli addetti ai lavori, sulla proposta di legge sul diritto d'autore.
-sono curioso di vedere le pubblicazioni di "Edizioni del Vento" e della DOUbLe SHOt .
-Inoltre le mostre: da Andrea Bruno alle tavole di Jan Dix, passando per quelle di John Romita Jr e Silvia Ziche.
Insomma si prospetta una fiera con la F maiuscola. Non vedo l'ora... e poi la cucina toscana io l'adoro.
lunedì, ottobre 20, 2008
sabato, ottobre 18, 2008
CERTE FRASI FANNO PROPRIO GIRARE IL CAZZO
Fin da ragazzo ho odiato certe frasi: "si impegna ma potrebbe fare di più", "è un ragazzo sveglio ma sta sempre con la testa tra le nuvole", "vorrà dire che fatto 30 faremo 31".
Crescendo c'è stata una frase che mi ha ripetutamente tormentato la vita: "purtroppo le tue tavole non sono in linea con il tratto richiesto per la serie XXXXX. Ti ringrazio per la tua disponibilità, a presto".
Ecco. Ora partiamo da un presupposto. Se io mi presento ad un editor e chiedo se il mio stile può essere di interesse alla casa editrice, posso capire se la risposta è negativa.
Non la capisco invece quando a risposta positiva sull'apprezzamento del tuo stile, LORO ti chiedono di "perdere tempo" a realizzare tavole che alla fine verranno liquidate in una frase prestampata da editor incompetente.
Un vero editor dovrebbe:
A- non dire mai fai le prove, se non vede una linea con le produzioni che pubblica
B- non liquidare in una frase pre-stampata l'autore, ma cercare di valutarne i lati positivi e quelli negativi della prova e in tal caso richiedere una possibile modifica o una ulteriore prova.
In Francia e in America ho visto editor molto professionali analizzare le tavole degli autori esordienti su tutti gli aspetti, dalla narrazione alla china, passando per la figura alla prospettiva.
Ora quello che penso sia opportuno chiedere in prossimità di Lucca a quegli editor che magari passeranno da queste parti per caso, è quello di dare un occhio con una maggiore attenzione a quei ragazzi che allo stand vi chiederanno di mostrarvi i propri lavori, perchè loro fanno i salti mortali per essere alle fiere, magari lavorando tutta l'estate, e produrranno tavole su tavole per parlare con voi.
VOI editor siete il loro punto di riferimento, una speranza, le persone che più rispettano e che più "temono". Non liquidateli con una frase pre-stampata, perchè se oggi accadesse a me (di nuovo, probabilmente vi prenderei a calci in culo.
Crescendo c'è stata una frase che mi ha ripetutamente tormentato la vita: "purtroppo le tue tavole non sono in linea con il tratto richiesto per la serie XXXXX. Ti ringrazio per la tua disponibilità, a presto".
Ecco. Ora partiamo da un presupposto. Se io mi presento ad un editor e chiedo se il mio stile può essere di interesse alla casa editrice, posso capire se la risposta è negativa.
Non la capisco invece quando a risposta positiva sull'apprezzamento del tuo stile, LORO ti chiedono di "perdere tempo" a realizzare tavole che alla fine verranno liquidate in una frase prestampata da editor incompetente.
Un vero editor dovrebbe:
A- non dire mai fai le prove, se non vede una linea con le produzioni che pubblica
B- non liquidare in una frase pre-stampata l'autore, ma cercare di valutarne i lati positivi e quelli negativi della prova e in tal caso richiedere una possibile modifica o una ulteriore prova.
In Francia e in America ho visto editor molto professionali analizzare le tavole degli autori esordienti su tutti gli aspetti, dalla narrazione alla china, passando per la figura alla prospettiva.
Ora quello che penso sia opportuno chiedere in prossimità di Lucca a quegli editor che magari passeranno da queste parti per caso, è quello di dare un occhio con una maggiore attenzione a quei ragazzi che allo stand vi chiederanno di mostrarvi i propri lavori, perchè loro fanno i salti mortali per essere alle fiere, magari lavorando tutta l'estate, e produrranno tavole su tavole per parlare con voi.
VOI editor siete il loro punto di riferimento, una speranza, le persone che più rispettano e che più "temono". Non liquidateli con una frase pre-stampata, perchè se oggi accadesse a me (di nuovo, probabilmente vi prenderei a calci in culo.
venerdì, ottobre 17, 2008
mercoledì, ottobre 15, 2008
NON HA ALTRO MODO CHE ANDARSENE
Riprendo il post di poco fa per aggiornarlo sugli ultimi eventi. Roberto Saviano ha deciso di andarsene. Non ce la fa più. E scrive questa lettera a Repubblica che colpisce dritta allo stomaco e fa riflettere.Leggetela.
“ANDRO' via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà...", dice Roberto Saviano. "Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido - oltre che indecente - rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me".
“ANDRO' via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà...", dice Roberto Saviano. "Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido - oltre che indecente - rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me".
martedì, ottobre 14, 2008
LA CAMORRA HA PAURA
Giovanni Falcone diceva che la mafia uccide soltanto quando ha paura. Un importante boss pentito del clan dei Casalesi ha dichiarato che il Clan sta preparando un attentato a Roberto Saviano, lo scrittore di Gomorra. E' sopratutto grazie al libro del giornalista napoletano che sono avvenuti alcuni importantissimi arresti del mondo camorristico. E il governo dov'è? Ma semplice, in America da Bush a leccargli il culo... naturale no?
domenica, ottobre 12, 2008
sabato, ottobre 11, 2008
TERROR INC.
venerdì, ottobre 10, 2008
MANI NUDE
Difficilmente mi ritrovo a scrivere una recensione di un libro sul blog. Al massimo mi limito a dire che sto leggendo questo o quest'altro libro, ma con Mani Nude farò un'eccezione.
Mani Nude è l'ultimo libro di Paola Barbato, pubblicato da Rizzoli e uscito già da qualche mesetto in libreria.
E' un libro che ti colpisce allo stomaco come un camion da rimorchio. E' veloce e crudo. Ti fa crescere,soffrire e impazzire con il personaggio.Ti lascia con il fiato sospeso nelle scene più pericolose e col fiato corto quando non c'è speranza di via d'uscita.E' un libro che ti fa incazzare di brutto perchè analizza aspetti psicologici della psiche umana che purtroppo esistono in tutti gli uomini. E' un libro che ti fa sorridere per l'ironia che pervade l'assurdità della storia. E' un libro che bisogna leggere, per sapere che nei posti "disabitati" potrebbe (sopra)vivere qualcuno di quelli con le facce di "Chi l'ha visto".
Fatti che possono accadere realmente, che in passato ho sentito raccontare ma che sembravano più fiabe horror che fatti di vita (non)vissuta.
Senza dubbio è entrato nella lista dei miei libri preferiti. Da leggere assolutamente.
giovedì, ottobre 09, 2008
NEWS SU CUS
Su Comicus Luca Baboni mi ha intervistato sul nuovo libro. Se avete due minuti liberi la trovate QUI
lunedì, ottobre 06, 2008
RIZZOLI
E' ufficiale.
il libro esce per LuccaComics. Finalmente posso parlarne liberamente.
Il libro si intitola "Per questo mi chiamo Giovanni", sarà pubblicato da Rizzoli in una nuova collana chiamata "Rizzoli Oltre". E' composto da 160 pagine, a colori e costerà 16 euro.
Un lavoro che mi vede protagonista non solo nei disegni ma anche nella sceneggiatura. Per la prima volta ho affrontato quest'aspetto del lavoro che non avevo ancora provato appieno e devo dire che non mi è dispiaciuto affatto.
Il fumetto parla di un padre che racconta al figlio la storia di Giovanni Falcone, il magistrato ucciso dalla mafia nel '92 a Palermo. E' una storia che ho disegnato "di pancia". Ci ho messo tutto me stesso per esprimere quelle emozioni che volano nel mio stomaco ogni volta che si parla di mafia in Sicilia. Emozioni che vengono strozzate dal dolore per una perdita troppo presto avvenuta in (e per) questa terra.
La storia è tratta dal libro omonimo di Luigi Garlando pubblicato da Fabbri.
Per questo libro, ho avuto l'onore di avere la prefazione da Maria Falcone. L'emozione è tanta.
Mi auguro che il messaggio arrivi alla gente, perchè mai come oggi c'è bisogno di conoscere chi ha REALMENTE lottato per la libertà.
domenica, ottobre 05, 2008
venerdì, ottobre 03, 2008
ANALISI SUL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Marco Travaglio sul suo BLOG, fa un'elenco dettagliato e documentato di quelli che sono i processi di Berlusconi.
Tutto è nato in merito ad una puntata di Porta a porta dove Vespa, attacca Di Pietro riconoscendo "anomali" i processi a Berlusconi.
Dal Blog di Travaglio
"L’altra sera, a “Porta a Porta”, Rosy Bindi e Di Pietro contro Gasparri e Verdini. A un certo punto, però, colpo di scena. Gasparri avverte Di Pietro: “Attento che Vespa di Giustizia se ne intende”. Qualcuno intravede un’allusione alla sua signora, la giudice Augusta Iannini, già intima di Squillante e dunque promossa da Castelli, Mastella e Angelino Jolie a direttore del ministero della Giustizia. Bruno Vespa, in arte Fede, capisce al volo: imparziale come sempre, si unisce al duo Pdl e comincia a pestare Di Pietro. Tre contro uno. Tema: i processi al Cainano: “Se Berlusconi - sostiene l’insetto - è un’anomalia, lo sono pure i 26 suoi processi, dai quali è sempre uscito assolto”. Pari e patta. Di Pietro prova a ricordare di averne avuti 33, di processi, ma lui si dimise da pm e da ministro per farsi giudicare (bella forza, era innocente), mentre il Cainano si assolve da sè depenalizzando i suoi reati e dimezzando la prescrizione con leggi ad personam.
Vespa, aspirante Ghedini, dice che “su 26 processi, 4 sono in corso, 4 sono finiti in prescrizione e 18 in assoluzione”. Tutti “successivi alla discesa in campo”. Parla di appena “4 leggi ad personam”. E sostiene che, per le tangenti alla Guardia di Finanza, “Berlusconi è stato assolto con formula piena”, mentre “il caso di Lentini al Milan era analogo a quello di Dino Baggio alla Juve, ma Agnelli non fu nemmeno chiamato a testimoniare, mentre Berlusconi fu condannato”. Cinque balle in cinque frasi.
1) Le leggi ad personam sono 16: decreto Biondi, Tremonti, rogatorie, falso in bilancio, Cirami, Maccanico-Schifani, ex-Cirielli, Gasparri, salva-Rete4, Frattini, condoni fiscale e ambientale, Pecorella, bloccaprocessi, Alfano, prossimamente intercettazioni.
2) Prima della discesa in campo, Berlusconi era già stato indagato nel 1983 (poi archiviato) per traffico di droga e imputato nel 1989 per falsa testimonianza sulla P2 (colpevole, ma salvo grazie all’amnistia del 1990); nel 1992-93 vari manager del suo gruppo erano sott’inchiesta per i fondi neri di Publitalia e del Milan, tangenti a Dc, Psi e Cariplo. Come scrive il gip bresciano Carlo Bianchetti nel 2001, archiviando le denunce berlusconiane contro il pool di Milano: “L’impegno politico del denunciante e le indagini ai suoi danni non si pongono in rapporto di causa ed effetto; la prosecuzione di indagini già iniziate e l’avvio di ulteriori indagini collegate in nessun modo possono connotarsi come attività giudiziaria originata dalla volontà di sanzionare il sopravvenuto impegno politico dell’indagato”. Anzi, è probabile che sia sceso in campo per salvarsi dalle inchieste già aperte sul suo gruppo, prevedendo che sarebbero giunte fino a lui.
3) I processi al Cavaliere non sono 26, ma 15: 5 in corso (corruzione Saccà, corruzione senatori, corruzione giudiziaria Mills, fondi neri Mediaset, Telecinco in Spagna) e 10 già conclusi, più varie indagini archiviate (6 per mafia e riciclaggio, 2 per le stragi mafiose del 1992-’93, ecc.).
Nei 10 processi già chiusi, le assoluzioni nel merito sono solo 3: 2 con formula dubitativa (comma 2 art.530) per i fondi neri Medusa e le tangenti alla Finanza (“insufficienza probatoria”), 1 con formula piena per il caso Sme-Ariosto/1. Altre 2 assoluzioni - All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2 - recano la formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”: l’imputato se l’è depenalizzato (falso in bilancio). Per il resto: 2 amnistie per la falsa testimonianza sulla P2 e un falso in bilancio sui terreni di Macherio; e 5 prescrizioni, grazie alle attenuanti generiche, che si concedono ai colpevoli, non agli innocenti: All Iberian/1 (finanziamento illecito a Craxi), caso Lentini (falso in bilancio con prescrizione dimezzata dalla riforma Berlusconi), bilanci Fininvest 1988-’92 (idem come sopra), 1500 miliardi di fondi neri nel consolidato Fininvest (come sopra), Mondadori (corruzione giudiziaria del giudice Metta tramite Previti, entrambi condannati).
4) Dunque, per le mazzette alla Finanza, niente formula piena, ma insufficienza di prove.
5) Il caso Lentini non era affatto analogo al caso Baggio: Lentini fu pagato dal Milan con fondi neri extrabilancio (reato), Baggio con una donazione personale di Agnelli (non reato). E comunque, per Lentini, Berlusconi non è mai stato “condannato”. "
Il lecchinaggio giornalistico arriva a modificare la notizia e a renderla gustosamente falsa alla gente! Apriamo gli occhi e informiamoci da soli perchè quello che ci propinano è solo fuffa!
Tutto è nato in merito ad una puntata di Porta a porta dove Vespa, attacca Di Pietro riconoscendo "anomali" i processi a Berlusconi.
Dal Blog di Travaglio
"L’altra sera, a “Porta a Porta”, Rosy Bindi e Di Pietro contro Gasparri e Verdini. A un certo punto, però, colpo di scena. Gasparri avverte Di Pietro: “Attento che Vespa di Giustizia se ne intende”. Qualcuno intravede un’allusione alla sua signora, la giudice Augusta Iannini, già intima di Squillante e dunque promossa da Castelli, Mastella e Angelino Jolie a direttore del ministero della Giustizia. Bruno Vespa, in arte Fede, capisce al volo: imparziale come sempre, si unisce al duo Pdl e comincia a pestare Di Pietro. Tre contro uno. Tema: i processi al Cainano: “Se Berlusconi - sostiene l’insetto - è un’anomalia, lo sono pure i 26 suoi processi, dai quali è sempre uscito assolto”. Pari e patta. Di Pietro prova a ricordare di averne avuti 33, di processi, ma lui si dimise da pm e da ministro per farsi giudicare (bella forza, era innocente), mentre il Cainano si assolve da sè depenalizzando i suoi reati e dimezzando la prescrizione con leggi ad personam.
Vespa, aspirante Ghedini, dice che “su 26 processi, 4 sono in corso, 4 sono finiti in prescrizione e 18 in assoluzione”. Tutti “successivi alla discesa in campo”. Parla di appena “4 leggi ad personam”. E sostiene che, per le tangenti alla Guardia di Finanza, “Berlusconi è stato assolto con formula piena”, mentre “il caso di Lentini al Milan era analogo a quello di Dino Baggio alla Juve, ma Agnelli non fu nemmeno chiamato a testimoniare, mentre Berlusconi fu condannato”. Cinque balle in cinque frasi.
1) Le leggi ad personam sono 16: decreto Biondi, Tremonti, rogatorie, falso in bilancio, Cirami, Maccanico-Schifani, ex-Cirielli, Gasparri, salva-Rete4, Frattini, condoni fiscale e ambientale, Pecorella, bloccaprocessi, Alfano, prossimamente intercettazioni.
2) Prima della discesa in campo, Berlusconi era già stato indagato nel 1983 (poi archiviato) per traffico di droga e imputato nel 1989 per falsa testimonianza sulla P2 (colpevole, ma salvo grazie all’amnistia del 1990); nel 1992-93 vari manager del suo gruppo erano sott’inchiesta per i fondi neri di Publitalia e del Milan, tangenti a Dc, Psi e Cariplo. Come scrive il gip bresciano Carlo Bianchetti nel 2001, archiviando le denunce berlusconiane contro il pool di Milano: “L’impegno politico del denunciante e le indagini ai suoi danni non si pongono in rapporto di causa ed effetto; la prosecuzione di indagini già iniziate e l’avvio di ulteriori indagini collegate in nessun modo possono connotarsi come attività giudiziaria originata dalla volontà di sanzionare il sopravvenuto impegno politico dell’indagato”. Anzi, è probabile che sia sceso in campo per salvarsi dalle inchieste già aperte sul suo gruppo, prevedendo che sarebbero giunte fino a lui.
3) I processi al Cavaliere non sono 26, ma 15: 5 in corso (corruzione Saccà, corruzione senatori, corruzione giudiziaria Mills, fondi neri Mediaset, Telecinco in Spagna) e 10 già conclusi, più varie indagini archiviate (6 per mafia e riciclaggio, 2 per le stragi mafiose del 1992-’93, ecc.).
Nei 10 processi già chiusi, le assoluzioni nel merito sono solo 3: 2 con formula dubitativa (comma 2 art.530) per i fondi neri Medusa e le tangenti alla Finanza (“insufficienza probatoria”), 1 con formula piena per il caso Sme-Ariosto/1. Altre 2 assoluzioni - All Iberian/2 e Sme-Ariosto/2 - recano la formula “il fatto non è più previsto dalla legge come reato”: l’imputato se l’è depenalizzato (falso in bilancio). Per il resto: 2 amnistie per la falsa testimonianza sulla P2 e un falso in bilancio sui terreni di Macherio; e 5 prescrizioni, grazie alle attenuanti generiche, che si concedono ai colpevoli, non agli innocenti: All Iberian/1 (finanziamento illecito a Craxi), caso Lentini (falso in bilancio con prescrizione dimezzata dalla riforma Berlusconi), bilanci Fininvest 1988-’92 (idem come sopra), 1500 miliardi di fondi neri nel consolidato Fininvest (come sopra), Mondadori (corruzione giudiziaria del giudice Metta tramite Previti, entrambi condannati).
4) Dunque, per le mazzette alla Finanza, niente formula piena, ma insufficienza di prove.
5) Il caso Lentini non era affatto analogo al caso Baggio: Lentini fu pagato dal Milan con fondi neri extrabilancio (reato), Baggio con una donazione personale di Agnelli (non reato). E comunque, per Lentini, Berlusconi non è mai stato “condannato”. "
Il lecchinaggio giornalistico arriva a modificare la notizia e a renderla gustosamente falsa alla gente! Apriamo gli occhi e informiamoci da soli perchè quello che ci propinano è solo fuffa!
IN QUANTI L'ABBIAMO SPERATO!!!!
Ci ha pensato un artista americano James Cauty.
Usa i personaggi della WB per rappresentare la cattiveria e la crudeltà che oggi si vive nelle città. Studenti che uccidono, immagini di guerre in Iraq o Afganistan.
Una sorta di rappresentazione palese di quella che già denunciava Matt Groening in Grattachecca e fichetto.
QUI ne trovate altri... tutti bellissimi!
giovedì, ottobre 02, 2008
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