mercoledì, giugno 29, 2011
FUMETTO PER BAMBINI E L'EDITORIA ITALIANA
Ho riletto l'intervista pubblicata su Lo Spazio Bianco che ho segnalato nel post precedente e credo sia opportuno allargare il punto con delle altre riflessioni.
Il fumetto per bambini è realmente sottovalutato in Italia. Poche realtà editoriali puntano su questo linguaggio eppure non ci si rende conto che non coltivare la cultura del fumetto per le nuove generazioni (sopra tutto oggi) con prodotti adatti alla loro età, significa non avere lettori per il futuro.
In Francia esistono molte case editrici che si occupano specificatamente di fumetti per ragazzi, tra tutte una di quelle che amo particolarmente è la Éditions Milan. Hanno un catalogo splendido. Vi consiglio vivamente di farci un giro e guardare quante cose meravigliose pubblicano.
Un'altra casa editrice degna d'attenzione in Spagna è la Mamut che da qualche anno sta producendo dei fumetti per bambini di una delicatezza unica, fra le tante uscite cè Poipoi y Tito di Mathilde Domecq e Giotto del nostro italico duo Marco Paschetta & Luca Blengino.
Sarebbe bello se nascesse in Italia una casa editrice che si occupasse fondamentalmente del fumetto per bambini e producesse bei libri a fumetti.
Chissà, forse un giorno...
INTERVISTA CANINA
Vi segnalo un'intervista su Lo Spazio Bianco fatta a me e al mio compagno d'avventura "canina" Fabrizio Lo Bianco dal bravo e gentile Guglielmo Nigro. La trovate QUI.
L'intervista fa parte di un più amplio articolo sul tema del Fumetto per Bambini.
QUI trovate gli altri interessanti pezzi.
Sopra la prima tavola di una storia apparsa sul settimanale "Il Giornalino".
martedì, giugno 28, 2011
DEVIANT FRANZ
Una delle persone a cui voglio più bene, una delle persone che più mi manca lontano da Palermo, una delle persone che più ammiro, ha aperto un Deviant Art. Di lui si vede poco nella rete e ogni due o tre anni, dipende dai mille impegni che lo avvolgono nel quotidiano, sforna un numero di BRENDON e per i due o tre anni successivi, quel numero lo guardiamo e riguardiamo fino a logorare le pagine dalla bellezza grafica e dalla cura nella creazione dei personaggi, per non parlare dei bianchi e neri che fanno da scenario a spettacoli apocalittici che sembrano uscire da una pittura di Brom o da un film di Ridley Scott.
Lo trovate QUI Giuseppe Franzella è online.
domenica, giugno 26, 2011
ESCOLA JOSO 1º AÑO
Martedì ho finito il mio primo anno di insegnamento alla Scuola del fumetto di Barcellona. E' stata una esperienza bellissima, nuova, che come sempre ti insegna molto più di quanto tu dai o vorresti dare agli allievi. Quando ho iniziato non sapevo se ne fossi capace, insegnare in un'altra lingua non è come chiacchierare al bar con un amico o un collega, bisogna utilizzare termini tecnici e parole esatte per permettere all'allievo di capire esattamente l'esercizio che deve svolgere al meglio.
Ma è andata bene e dall'ultima riunione avuta con i capi credo che il prossimo anno avrò altre due classi con cui lavorare.
Adesso mare, spiaggia e consegna delle tavole...
El Martes ha sido mi ultimo día de clase a la Joso. Ha sido una experiencia super guay, nueva, y como siempre aprendes mas de cuanto realmente das tu a los alumnos. Cuando he empezado no sabia si podía, dar clase en otro idioma no es como charlar con los amigos tomando un café, hay que hablar con palabras correctas por permitir a los alumnos de currar bien.
Ha ido bien y en el ultima reunión con los jefes parece que el próximo año tendré otras clases.
mercoledì, giugno 22, 2011
ELENCO DELLE COSE DA FARE
-Copertina per l'edizione spagnola di "Per questo mi chiamo Giovanni" per Norma ed.
-terminare la 11 di DD e seguire deciso fino alla 16 entro metà del prossimo mese.
-Finire di inchiostrare le 10 tavole acquerellate per il nuovo fumetto Rizzoli
-Ragionare sulle 2 storie brevi per il mercato spagnolo da realizzare entro Luglio.
In tutto questo è arrivato il caldo atroce che ti fa sudare anche stando fermo, i botti per la festa di Sant Joan che ti fanno venire i vermi allo stomaco dallo spavento e il cane del vicino che la mattina non smette di abbaiare.
giovedì, giugno 16, 2011
ESERCITO SOTTO CASA
Ieri mattina ci svegliamo io e la mia dolce metà in vacanza per qualche giorno in un posto meraviglioso come Cadaques e sul giornale al Bar vediamo la foto sopra. Leggo l'articolo e scopro che una parte abbastanza numerosa del gruppo del Movimento M-15 ha deciso di lasciare Plaça Catalunya per trasferire l'accampamento nel PArc De la Ciutadella. Ovviamente la Polizia (Los Mossos) hanno bloccato subito gli ingressi e transennato il parco. Il motivo è semplice: dentro il Parco c'è il Parlamento della Generalitat de Catalunya.
Nelle ore successive, durante l'arrivo dei parlamentari ci sono stati parecchi tafferugli e lanci di oggetti da parte di alcuni (pochi, molto pochi) e da un gruppo di poliziotti infiltrati che hanno tentato di aizzare la Polizia per giustificare l'attacco, prontamente smascherati dai ragazzi . E' vero anche che alcuni politici sono stati verbalmente e direttamente attaccati con lanci di vernice o farina, ma nessun arma da taglio o da sparo si è vista alla manifestazione (per fortuna aggiungerei).
Alcuni politici sono stati costretti ad arrivare in camionetta o addirittura in elicottero. Oggi i mezzi di comunicazione hanno cambiato opinione sul Movimento. Mentre fino a qualche giorno fa c'era piena solidarietà e simpatia per questo Movimento oggi tutti sono contro questi ragazzi che stanno manifestando pacificamente da settimane per motivi giusti, concreti e democratici.
Mi auguro che l'errore soltanto di alcuni stupidi e di infiltrati mandati dalla Politica per aizzare la folla non faccia perdere il punto reale e concreto che Italia, Spagna, Grecia e altri paesi stanno vivendo in questo momento.
Che la Politica apra gli occhi.
Che i Politici aprano gli occhi.
Che ascoltino perché ancora c'è tempo per il dialogo. Oggi gli elicotteri per arrivare in Parlamento, mi chiedo cosa accadrà domani.
Nelle ore successive, durante l'arrivo dei parlamentari ci sono stati parecchi tafferugli e lanci di oggetti da parte di alcuni (pochi, molto pochi) e da un gruppo di poliziotti infiltrati che hanno tentato di aizzare la Polizia per giustificare l'attacco, prontamente smascherati dai ragazzi . E' vero anche che alcuni politici sono stati verbalmente e direttamente attaccati con lanci di vernice o farina, ma nessun arma da taglio o da sparo si è vista alla manifestazione (per fortuna aggiungerei).
Alcuni politici sono stati costretti ad arrivare in camionetta o addirittura in elicottero. Oggi i mezzi di comunicazione hanno cambiato opinione sul Movimento. Mentre fino a qualche giorno fa c'era piena solidarietà e simpatia per questo Movimento oggi tutti sono contro questi ragazzi che stanno manifestando pacificamente da settimane per motivi giusti, concreti e democratici.
Mi auguro che l'errore soltanto di alcuni stupidi e di infiltrati mandati dalla Politica per aizzare la folla non faccia perdere il punto reale e concreto che Italia, Spagna, Grecia e altri paesi stanno vivendo in questo momento.
Che la Politica apra gli occhi.
Che i Politici aprano gli occhi.
Che ascoltino perché ancora c'è tempo per il dialogo. Oggi gli elicotteri per arrivare in Parlamento, mi chiedo cosa accadrà domani.
giovedì, giugno 09, 2011
VOTO ALL'ESTERO
Un paio di giorni fa mi vedo con amico anche lui italiano espatriato che, al contrario di me, è iscritto all'AIRE (Anagrafe degli Italiani all'estero). Mi dice che ha votato già da qualche giorno per i 4 quesiti referendari. Mi racconta che per l'iscrizione all'AIRE ci sono due possibilità:
-la prima è prendendo appuntamento on-line al Consolato. La procedura per prendere appuntamento è allucinante: ti si apre una pagina con una serie di pallini rossi che a mezzanotte esatta diventano verdi e quindi disponibili per segnarsi e prendere appuntamento, il problema è che ridiventano rossi nel giro di pochissimi minuti (alle volte pochi secondi).
-la seconda procedura è per posta, ma ci vogliono almeno 6 mesi prima che venga presa in considerazione la tua pratica perché, dicono, hanno tanto lavoro da fare.
Alcuni di voi probabilmente si chiederanno, "ma non è più facile andare direttamente al Consolato?" In teoria si, in pratica no. Perché se non hai un appuntamento non puoi entrare e questo ti riporta al punto numero 1.
Un altro amico ha perso giornate intere di lavoro per cercare di registrare la figlia all'AIRE dandole così la possibilità di usufruire della cittadinanza italiana. Il percorso procedurale per raggiungere l'obiettivo era simile a quello di Asterix nel celebre racconto del lasciapassare A38. Ovviamente ha lasciato perdere.
Insomma quando cerchi di entrare in contatto con la burocrazia italiana ti ricordi del perché hai deciso di fare la valigia e andartene. Tutto cambia quando parlo con amici francesi o tedeschi dei loro consolati o dei loro Istituti di Cultura all'estero. Tutto è computerizzato, non c'è bisogno di prendere appuntamento on-line, si può attendere in una sala d'attesa con un numerino e quando è il tuo turno ti chiamano. Le procedure sono rapide e tutto funziona bene. E io annuisco e dentro di me vorrei esplodere per la rabbia e la vergogna.
Ma torniamo al voto dei Referendum
Ora cosa è successo.
Chi è riuscito ad iscriversi e a votare per il Referendum si è ritrovato a dare un giudizio su un quesito che in un secondo momento è stato cambiato. Di logica quindi, il voto degli italiani all'estero potrebbe essere annullato a meno che il Consolato non ristampi nuove schede e richiami gli elettori a votare su quel quesito. Purtroppo non solo il Consolato non risponde, ma per quei pochi che sono riusciti ad entrare per chiedere ragioni, hanno avuto per risposta che dallo Stato Italiano in merito alla possibilità di una seconda votazione non ci sono disposizioni. Tutto è confuso, poco chiaro, offuscato, losco.
Forse questa ennesima farsa del governo sarà utilizzata a favore del Referendum, abbassando in quorum e raggiungendo l'obiettivo referendario, forse non verrà tenuto in considerazione, in ogni caso, anche da qui, la meschinità istituzionale di questo governo ci colpisce e logora quel poco di patriottismo che riusciamo a sfogare ormai soltanto nelle partite della Nazionale.
lunedì, giugno 06, 2011
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