domenica, novembre 27, 2005
IL GATTO NERO E' UN TOGO
Era il 2000 o il 2001 quando per la prima volta vidi nella libreria di fumetti che bazzicavo durante i miei trascorsi spagnoli il primo volume di Blacksad.
Ne restai subito colpito. In copertina il faccione di John mi fece subito simpatia. Forse perché io ho sempre amato i gatti, sopratutto quelli neri, ma anche perché i disegni erano realmente spettacolari.Guarnido, é un disegnatore Disney da parecchi anni, lavora e ha lavorato a produzioni cinematrografiche e Blacksad é stato il suo primo lavoro a fumetti. Il tratto morbido e il disegno realistico, enfatizzato dalla visione antropomorfica di animali/personaggi che vivono avventure in piena ambientazione NOIR. Un Hard Boiled che esce dai film degli anni '50 di humphrey bogart, un pò retrò nella grafica, ma assolutamente innovativo nel segno e sui personaggi. I colori sono fatti a mano dall'autore stesso, splendidamente aggiungerei. Un prodotto da artista di bottega, purtroppo,prodotti sempre meno accettati dagli editori francesi stessi, che cominciano a preferire la colorazione digitale, se pur di un certo gusto, a quella manuale.
Le storie sono scritte da Canales, collega e amico di Guarnido. Il suo lavoro é sicuramente in crescita. Se pur la prima storia sia molto classica nel genere, riesce a dare forza e spessore sopratutto all'idea di base di usare animali/personaggi, vero punto di forza di Blacksad. Nel secondo e anche sul terzo le storie prendono coscienza, e portano John in avventure entusiasmanti, sempre leggere anche se con forti temi sotto (vedi il terzo). Le storie sono sempre autoconclusive. Ultimamente ho preso anche un dietro le quinte di Blacksad, che per chi fa questo mestiere, credo sia una vera bibbia. Spiega dettagliatamente il percorso che hanno portato gli autori al progetto e lo studio di Guarnido sugli storyboard e sulle matite. Blacksad in Francia edito Dargaud ha vinto tantissimi premi e ha raggiunto grandissime tirature di vendita. In Italia é stato pubblicato dalla Lizard...ma nessuno ne parla.
I gatti neri portano sfortuna? chiedetelo agli autori...
giovedì, novembre 24, 2005
DISEGNARE DAL VERO
Era parecchio che non mi fermavo a disegnare dal vero . L'altro giorno con la Classe siamo andati a Villa Giulia in via Lincon quasi di fronte la sede del giornale di Sicilia e (ancora più importante) il Bar RosaNero. Al freddo ci siamo messi a disegnare tutti quanti. io ho realizzato questi due disegni. Quando il sole se né andato ci siamo spostati al fatidico Bar dalle Arancine Bomba, e abbiamo mangiato la torta di mele preparata da Floriana... Ottima!
E' stata una bella esperienza che spero di ripetere prima o poi. realizzare un disegno dal vero, analizzarlo guardando bene le forme, le distanze é un'esercizio molto utile, é più facile usare le foto per la documentazione delle tavole, ma spero prima o poi di fare un fumetto utilizzando soltanto immagini dal vero.Un esempio pratico é Carnet di Viaggio di Thompson.
mercoledì, novembre 23, 2005
IL MARE D'INVERNO.....
Finalmente anche da noi é arrivato l'inverno; ogni volta che passa l'estate sembra che un fusoorario "temporale" si abbatta sulla Sicilia e ci faccia patire prima di arrivare a temperature da "Bianco Natale". A parte il fatto che la neve a Palermo l'ho vista soltanto 1 volta in vita mia, quest'anno sembrava proprio che le temperature non volessero scendere! Eppure siamo quasi a Dicembre.
Questo fine settimana spero di andare a vedere il mare dal mio villino, il mare d'inverno é un catalizzatore di tranquillità immenso!
Naturalmente malgrado la mia felicità sul cambio di temperatura (io ODIO l'estate), i virus influenzali hanno già collaudato il mio bel corpo trasformando il mio naso in un rubinetto rotto. Ora va un po meglio, ma ieri ero proprio da buttare. Sono riuscito a lavorare su un paio di pagine di storyboard e dopo cena vado a casa di Sergione che quest'oggi compie gli anni! Stasera porto la macchina digitale e farò un reportage da postare presto qui nei prossimi giorni.
Questo fine settimana spero di andare a vedere il mare dal mio villino, il mare d'inverno é un catalizzatore di tranquillità immenso!
Naturalmente malgrado la mia felicità sul cambio di temperatura (io ODIO l'estate), i virus influenzali hanno già collaudato il mio bel corpo trasformando il mio naso in un rubinetto rotto. Ora va un po meglio, ma ieri ero proprio da buttare. Sono riuscito a lavorare su un paio di pagine di storyboard e dopo cena vado a casa di Sergione che quest'oggi compie gli anni! Stasera porto la macchina digitale e farò un reportage da postare presto qui nei prossimi giorni.
sabato, novembre 19, 2005
LO SCIACALLAGGIO DEI MEDIA
Qualche giorno fa, é morto Eddie guerrero, ne ho parlato in un post, e devo dire che ero parecchio scosso dall'accaduto, tanto da non sentirmela di parlarne subito. Chi mi conosce sa quanto sia appassionato a questo Sport-Spettacolo e di come Eddie fosse sicuramente tra i miei protetti. Con la sua morte se né andato per me un amico, un personaggio che mi ha fatto ridere, arrabiare, soffrire e sopratutto divertire. Perché Eddie era si un grande atleta e anche uno straordinario show-man, ma era anche un uomo sempre allegro e pieno di voglia di vivere.
I telegiornali sono stati TUTTI dei grandissimi pezzi di merda! Hanno proclamato la sua morte dando per scontato che le cause fossero legate all' Alcol e alla droga e naturalmente in un periodo dove i vari "Lapo" e "Calissano" hanno raccolto forte consenso di auditel, hanno cavalcato l'onda teorizzando giudizi senza avere, ancora, l'autopsia di Eddie. Poi naturalmente, cosa da non dimenticare, é un lottatore di Wrestling!Cavolo ma qui ci sta un servizio con i fiocchi, lo sport più bisfrattato del momento, uno dei più forti muore (sicuramente per overdose visto che era un drogato) e magari ci metto 2 nomi che trovo su internet con cui lottava e ho fatto l'articolo! Siete tutti delle merde!
Proprio questa mattina l'autopsia ha dimostrato che le vere cause della morte di Eddie dipendono ad un'infarto dovuto alla continua, stressante, attività fisica, e alla malformazione che le vene avevano subito negli oramai LONTANI anni in cui faceva uso di droghe. Era pulito, il medico che ne ha segnato gli esami, non ha trovato nessuna tracce di droghe nel sangue. Il suo passato l'ha tradito e ucciso.Certo però nessun MEDIA ne ha parlato, perché parlarne adesso? A che serve? Non fa notizia! E poi andrebbe contro tutto quello che abbiamo teorizzato prima, dovremmo dire che abbiamo sbagliato!
SCIACALLI!!!!
Stefano Benzi (l'unico che realmente potrebbe parlarne) ha fatto una bel saluto ad Eddie, un servizio dove le immagini delle sue Frog-Splash e dei suoi tres amigos, la cintura di campione del mondo vinta a Wrestmania XX, gli abbracci con Rey Misterio e Crish Benoit, scorrevano su parole che mi sono rimaste impresse:
"Il confine spesso sottile, a volte appena percettibile tra la verità e la finzione che circonda il wrestling, spesso ti inganna. E ti porta a pensare che questi atleti, autentici superuomini capaci di risorgere dalle proprie ceneri, di inventarsi una nuova vita, una nuova identità, e di rinascere sul ring dopo essere stati dichiarati morti sepolti, siano indistruttibili.
E infatti a volte la finzione è più bella: io sinceramente lo penso davvero. Il wrestling riesce a chiudere fuori dalla porta di casa mia, anche solo per pochi minuti, tutte le cose orrende di questa vita. E di fronte a una realtà virtuale che offende l'intelligenza, o a un reality show che la tv mi propina dietro ogni angolo, preferisco i cartoni animati, l'Uomo Ragno, Babbo Natale. Mi auguro di restare così per tutta la vita: perché a un uomo finto che gioca a sembrare vero, e ne siamo circondati, preferisco un uomo vero che gioca a fare il finto, e mi costringe a uscire allo scoperto, a mettermi in gioco, a inventare il mio ruolo.
Eddie Guerrero ha avuto una vita difficile, molto difficile: non era un santo e neppure un eroe. Niente agiografie per lui, neppure ora che ci ha lasciato: ma ha avuto il coraggio di affrontare i suoi fantasmi, spesso anche nel modo sbagliato, e di provare a sconfiggerli. I fantasmi era stata in passato la dipendenza da sostanze che uccidono e una malattia maledetta: la depressione.
Chi sa di che cosa sto parlando lo può testimoniare: la depressione è una bestia orrenda, che ti logora, ti corrode, ti toglie ogni certezza e finisce per annullarti, portandoti a pensare che una fine immediata sia più opportuna di un'esistenza lenta e sofferta. A suo modo Eddie è stato un simbolo: quasi morto è tornato a volare, abbandonato a se stesso è tornato a farci sognare, a imbestialirci quando giocava a fare il cattivo e a farci sorridere quando piegava il suo sorriso in un ghigno beffardo, per diventare di nuovo l'amico buono e sbruffone.
Eddie era il compagno dell'ultimo banco, sempre in ritardo e mai preparato; era la pecora nera della famiglia, il cugino che per primo ha fumato e che a scuola è stato sospeso. Eddie interpretava quel fantastico istrione del quale non si può fare a meno quando lo spettacolo langue, e che da solo, anche camminando, fa sua la scena. Perché nessuno era in grado di occuparla come lui.
Il mio massimo rispetto per un'artista del genere potrebbe non bastare. Perché dietro l'artista, sorridente, sguaiato e sempre eccessivo, c'era l'uomo: con tutte le sue angosce e le sue debolezze. Che poi sono le mie, le vostre.
Eddie lo ricorderò perché mi ha insegnato a volare dopo che si è caduti pesantemente, a rialzarmi dopo che il mondo ti ha voltato le spalle. Non mi importa come è morto, per me non fa molta differenza. E soprattutto non mi interessa come diranno che è morto, o quello che la gente penserà del suo passato che purtroppo fa notizia. E cancella il rispetto. Sociologi, psicologi, educatori, dall'alto di un trono che onestamente non so chi e perché gli abbia messo sotto il sedere pontificheranno su educazione, valori, e faranno a gara a conquistare un iscritto al movimento delle menti indifese.
Lasciamoli parlare i soloni e i tuttologi.
Io penso a quel ghigno e all'uomo, ai suoi voli e alle sue debolezze: al suo immenso talento.
Le voci non le sento neanche, le orecchie sono chiuse dal dolore. Mi interessa che quel compagno dell'ultimo banco, non c'è più, e mi manca già. Giovedì ad Ancona dovevo incontrarlo, ieri mattina stavo preparando le domande da fargli e una doveva essere: “Quanto è bella la luce dopo che si è toccato il fondo e il buio?”
Mi avrebbe risposto, forse ironicamente o con un mezzo sorriso non mi avrebbe detto nulla: ma ora che si gode lo show dal palco d'onore del bordo ring Eddie, ti sono vicino e sono io a dirti “grazie”.
Riposa in pace, e goditi lo spettacolo, mi camaro.
ADDIO EDDIE...!!
Will never die.. W La raza"
mercoledì, novembre 16, 2005
LE OPERE DI GIPI
Ho letto "Questa é la stanza" e "Appunti per una storia di guerra", di Gipi, ed ho aspettato qualche giorno prima di scrivere qualcosa su queste due opere letterarie,avevo bisogno di far scorrere le parole e le immagini da poco "incanalate" lasciando che si agganciassero a me sotto forma di sensazioni, riflessioni e commenti!
Opere come quelle che fa GIPI subiscono la necessità dell'"attesa", un pò come davanti un quadro di Kline o davanti una tela tagliata di Fontana. Permettetemi di dire che non esagero, le opere di Gipi mi danno le stesse forti sensazioni!
Ho infatti scomodato 2 grandi artisti (kline e Fontana) che se pur in maniera differente entrano all'interno del fruitore con totale gentilezza, nessuna violenza, quasi in silenzio, come una visita cortese. Ecco le storie di GIPI mi danno la medesima sensazione, semplici e delicate entrano silenziose senza nessuna pretesa nel lettore e scivolano addosso a volte dolci, spesso crude ma radenti e gentili.
Due storie diverse, una parla di una guerra, e della vita che cambia radicalmente nelle zone colpite. I protagonisti sono tre amici uniti per la pelle, con un filo conduttore che li accomuna, la ricerca del coraggio e della vittoria sulla paura. l'altra invece, racconta di una giovane band rock. ragazzotti che vivono su ideali compressi dall'ignoranza e dai media che trovano nella "stanza" in cui suonano le emozioni più forti. il rpimo é in bianco e nero, il secondo a colori. Credo che la scelta non sia casuale. Il bianco e nero per "Appunti per una storia di guerra" credo fosse imprescindibile. Ho per qualche attimo rivisto nel racconto "La grande guerra", ma anche Schinderlist e sopratutto "Ragazzi di vita" di Pasolini!
"Questa é la stanza", é ovviamente a colori, scansonato e più puro, i colori caldi e teneri allo stesso tempo, un'elogio alla poesia. bellissima la scena delle donne in penombra nella stanza che parlano riflesse dalla luce lunare.
Queste due meraviglie, sono state pubblicate dalla Coconino Press, casa editrice italiana che produce dei prodotti di altissima qualità artistica in confezioni molto eleganti.
Li consiglio a tutti.
martedì, novembre 15, 2005
DOPO LUCCA.... MESSINA!
Ero tornato da appena un giorno dalla marcia di Lucca e sono stato catapultato a Messina per una conferenza sul fumetto, é stato bello perché ho presentato AVATAR ed alcuni già lo conoscevano! "Cazzo" ho risposto io, "ma se é uscito a Lucca in anteprima? " Mi hanno risposto che l'hanno visto sull' anteprima di CUS! Piccole soddisfazioni, che mi hanno portato a fare disegni a raffica di tutti i tipi. e' stata divertente, e poi ho rivisto Michela, Marco e Gabriella che non vedevo da parecchio e Giovanni che non vedevo da.... 2 giorni : )
lunedì, novembre 14, 2005
EDDIE GUERRERO SE N E' ANDATO!
Eddie Guerrero, uno dei miei Wrestler preferiti, ci ha lasciati questa mattina!
l' ho appena saputo e ancora non riesco a crederci! Eddie era in tour con la WWE, tra una settimana doveva venire anche in Italia! Il comunicato ufficiale sul sito della WWE parla di decesso nella camera d'albergo, ma non parla di quali siano le cause! Non riesco a trovare le parole per descrivere un personaggio così straordinariamente forte che stava vivendo uno dei momenti più alti della sua carriera! Il feud con Batista lo stava riportando all'attenzione del pubblico e dopo lo scontro con Rey Misterio era tornato ad essere "La Raza"! Carismatico, atletico, forte e veterano! L'unico poster che capeggia nella mia stanza é il suo volto sorridente, Mi mancherai Eddie!
mercoledì, novembre 09, 2005
OMAGGIO A DEBBIE DILLINGER
Ho seguito giornalmente le strisce su Comicus di Debbie e man mano che la storia andava avanti mi affezionavo (da lettore) sempre di più a questo personaggio. A Lucca ne é uscito il fumetto stampato; l' intera storia (così ho letto anche come finisce) mi ha colpito! Certo é un Noir e il concept della serie é spesso stereotipato, ma Debbie mi ha colpito nella costruzione della narrazione assolutamente in linea con la sintesi della STRISCIA.Calvaruso-Rizzo-Scalmani hanno fatto un'ottimo lavoro narrativo (la scena ddel suo svestirisi sott'acqua mi é piaciuto molto), ma la forza a mio parere é il segno essenziale, forte perfetto per una storia NOIR di daniele Tomasi.
Ho subito pensato ad un'omaggio per Debbie, ecco la matita! Spero presto di farne anche la china.
martedì, novembre 08, 2005
LUCCA REPORTAGE FOTOGRAFICO
Grazie alle foto di alcuni amici, sono riuscito a mettere insieme un mini reportage della Lucca 2005.
Una cosa che mi riempie di gioia é stata la presenza della Scuola del Fumetto di Palermo in Fiera a soli 2 anni dalla nascita. Una presenza tanto importante quanto storica per noi tutti! Nelle foto alcuni allievi e docenti all'opera.
Sopra foto della conferenza di Cronaca, con io Rossana, Manlio, Salvatore, (Manuela e Azzurra, c'erano ma sono fuori campo).
sabato, novembre 05, 2005
LUCCA E' SEMPRE LUCCA
Sono tornato soltanto ieri dalla trasferta Toscana che mi ha visto al tavolo da lavoro in fiera a Lucca e al riposo per tre giorni a Firenze da mia nonna e i miei zii. E si, questa pausa nel capoluogo toscano mi ci voleva proprio, sopratutto perché questa Lucca é stata per me una delle più belle ma anche tra le più stancanti. In primis per il viaggio di merda che la Meridiana mi ha fatto fare, sballottandomi a Bologna anzicché a firenze come da biglietto, e poi col pullman ho fatto 2 ore di coda in autostrada per arrivare in aeroporto a Florencia, dopo un autobus che mi ha portato in stazione e infine 1 ora e mezzo per arrivare a Lucca, conclusione mi sono fottuto il primo giorno di fiera. Ma il giorno dopo mi sono rifatto, sono stato per la maggiore allo stand di Cronaca di Topolinia a disegnare per il numero uno di Avatar che per la cronaca é stato insieme ad Avalonia Special il più venduto della casa editrice, WOW! Questo mi riempie di gioia,aspetterò critche e giudizi in merito al lavoro.
In questi 4 giorni c'é stato un tempo meraviglioso, quasi non sembrava Lucca, soltanto l'ultimo giorno la cittadina medievale é uscita allo scoperto, piovendo a dirotto per tutto il giorno, inondando una parte dello stand dei collezionisti, incazzati con i dirigenti della fiera (giustamente) hanno richiesto l'aiuto dei vigili, che ho trovato sinceramente poco preparati alla situazione. Mi sono quindi chiesto "e se fosse piovuto (come ogni anno) tutti i giorni?" "Cosa sarebbe successo?" Mah! per fortuna é finita bene!
tornando alle cose belle, ho comprato dei volumi alla Coconino Press, tutti splendidi!
I due i Gipi che mi mancavano, Uno di Igort, Carnet di Viaggio di Thompson (quello di Blanket), Il bellissimo di Toffolo, e quello su Little Nemo, con gli omaggi di molti autori! Questa é stata la mia spesa più bella! Poi mi sono imbattuto sui volumi PlayPress "svenduti" totalmente! 300 di Miller é stato subito mio! E poi sono passato dallo stand di Comicus dove ho preso e letto Debbie Dillinger che ho votato come la rivelazione della fiera del 2005 e 12 con dentro due storie di due "mascalzoni" che conosco bene. Inoltre ho visto cose bellissime allo stand della "BD/Alta Fedeltà". Consiglio a tutti di vedere i loro prodotti, credo siano i più eterogenei che si possano trovare in una casa editrice, e sicuramente di qualità molto alta! Uno tra tutti il volume 4 di Alta fedeltà e 100 Anime del buon vecchio Alfio!
Moltissimi prodotti nuovi meritavano di essere presi, ma le borse e sopratutto le tasche, non lo permettevano, così mi sono ripromesso di prenderli a Romix...ma questa é un'altra storia!
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