La scuola non inizia a Settembre, inizia a Gennaio.
Non ricordo un solo anno dove non ci sia stata protesta studentesca contro la Riforma del Governo. Protesta che duri fino a Natale, poi panettone e lenticchie riempiono il pancino e protestare diventa troppo faticoso.
Lo dico perché quando io ero studente e si pianificava una protesta studentesca, la mia scuola era tra le prime ad occupare, ma anche una delle prime a disperdersi. Alla fine dopo le feste restavamo sempre in meno di dieci persone dentro la scuola. Gli altri o smaltivano le sbornie dietro i cespugli della piazza o restavano a casa a giocare a tombola.
Non voglio risultare negativo, ma se questa volta non si vedrà realmente un scatto di vera rivolta popolare che racchiuda tutte le categorie, quei tre Re Maggi che hanno dato oggi un fiato di vita ad un governo che meriterebbe un'eutanasia definitiva, avranno vinto.
Oggi un'amica mi ha mandato una mail chiedendomi cosa stava succedendo in Italia.
Ho avuto difficoltà a spiegare alcune cose.
mercoledì, dicembre 15, 2010
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3 commenti:
Questa volta stanno protestando i ricercatori. I ricercatori sono diversi dalle scuole medie. E' gente che ha cultura, ed è col culo a terra. Se non protestano, passano alle brigate rosse.
quello che mi chiedo realmente è: fino a che punto un governo può ignorare una protesta del suo popolo?
Anonimo: Non so tu, ma io alle scuole medie non ho mai occupato.
Ovviamente mi riferivo alle scuole superiori e alle università.
Le manifestazioni dei ragazzi non è relativo soltanto ai ricercatori.
E poi occhio a pensare che chi protesta necessariamente debba essere etichettato come violento, perché altrimenti si fa il gioco di chi crede che tutto va bene e la crisi è un'invenzione della sinistra.
Chi è violento va represso, ma se tra i violenti ci sono anche poliziotti che alimentano la violenza?
Giulio: credo che gli italiano non lo capiranno mai, almeno fin quando la televisione e i giornali daranno notizie faziose e assolutamente falsate.
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