venerdì, novembre 06, 2009
L'IMPROVVISATORE di SUALZO
Alle scuola elementari la mia maestra un giorno ci portò a vedere un concerto Jazz. Non ricordo assolutamente chi suonasse, da dove venisse il gruppo ne tanto meno quali pezzi suonassero. Ricordo però che restai affascinato dal Sax. Il suono che produceva e l'importanza che quello strumento aveva all'interno del gruppo mi affascinò così tanto da voler cominciare a suonarlo.
Era Luglio o Agosto, ricordo il caldo afoso, mia madre mi portò in un negozio di strumenti musicali, vidi il sax era bellissimo, ero ad un passo dal mio sogno, ma era un sogno troppo costoso e tornai a casa con una Pianola Casio. Cominciai a suonare, ma in testa avevo sempre il Jazz. Billie Holyday, B.B. King, Charlie Parker, tentavo di copiare la loro musica ma riuscivo solo a suonare un giro di Do e a far cantare gli amici sulle note di "acqua azzurra acqua chiara". Decisi di andare a scuola di musica, ma io e i "maestri" non abbiamo mai avuto un buon rapporto, così tornai a suonare ad orecchio per anni, le note cominciavano a prendere forma, riuscivo anche a suonare alcune canzoni dei miti del Jazz che lontanamente potevano ricordarne il verso.
Poi, come cominciai smisi. Ai tasti bianchi e a quelli neri sostituii con matite, pennelli e fogli di carta. Una nuova strada affascinante tanto quanto la musica mi si presentò davanti e col tempo lo divenne sempre più.
Questi ricordi erano rimasti nel cassetto della mia memoria per un sacco di tempo. Gli avevo dato così poca importanza che quasi non li ricordavo più. Antonio (SUALZO) nel suo meraviglioso libro è riuscito a farli rinascere.
L'Improvvisatore è una storia deliziosa, raccontata con gentilezza e con poesia. La quotidianità dei personaggi e il loro "recitare" quella vita di tutti i giorni ti ricorda quanto siano importanti i piccoli gesti. Quanto i sogni siano ad un passo dal desiderio, ma anche a un passo dall'addio.
I personaggi dell'Improvvisatore li vorrei come amici, anzi sono diventati degli amici. Come dice Gipi nella prefazione "quando finisci di leggere ti dispiace perchè in fondo ti ci eri affezionato".
L' Improvvisatore di Sualzo
Lizard-Rizzoli
Nelle librerie ovviamente è molto consigliato.
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1 commento:
Bon... direi che il mio regalo di compeanno, oggi l'ho proprio ricevuto!
Son senza parole... (anche se non è proprio il massimo rimanere senza parole per uno che si definisce autore...).
Dico solo GRAZIE, ma tu sai già che dentro ci stanno tutte le cose che non son capace di dire...
A.
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