E' un periodo un pò nero. Non sono in pace con me stesso. Ho una rabbia che dentro che mi sta friggendo. Sto cercando equilibri che però, giornalmente, vengono macinati da eventi che mi buttano a terra. Ho bisogno di una pausa.... lunga. Una pausa che mi allontani da tutto ciò che di più marcio c é in questo mondo. Sono stanco di avere la bile in fermentazione come una birra doppio malto. Stanco di dover trovare un lato positivo anche nella morte. Stanco di essere dalla parte della ragione ed essere accusato d'avere torto. Sono stanco della presunzione e della falsità celata da sorrisi ignoranti e viscidi.
Stanco di rivedermi in pieno oceano con il lavoro, quando pensavo di aver visto da lontano la riva. Stanco di non poter mandare a fanculo chi vorrei, perché non sarebbe conveniente. Stanco di non sapere più piangere, perché alle volte serve....
venerdì, marzo 30, 2007
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5 commenti:
capitano periodi del genere, poi magari ci si rialza, comunque, se volessi una mano, io sono qui....
grazie compare!
Ciao Claudio,
più forte certi momenti ti colpiscono, con maggiore testardaggine ci si rialza.
Ribadisco l'assioma espresso dai Bad Religion: "the positive aspect of the negative thinking". Te lo garantisce uno che di scheletri (tutt'altro che nell'armadio) se ne intende.
Un abbraccio, Alberto.
compare...che tempi duri! Lo sai come la penso...certe frustrazioni sono il prezzo di aver scelto quello che facciamo che ha si, i suoi lati positivi, ma che ti tiene vivo su una fragile linea emotiva di esaltazione (come se fosse una droga). Quando succede qualcosa che rompe l'equilibrio è come se andassi in astinenza...e subentrano le crisi. Ti sono vicino e ti capisco. Andiamo ad ubriacarci insieme una sera di queste...un pò di alcool non guarisce, ma lenisce ;-) ciao uomo!
alzarsi e combattere..... é vero!
purtroppo ci sono delle volte che vorresti sentire il suono del gong e dire andiamo a fare la doccia....
per fortuna quella sensazione dura poco!
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