sabato, dicembre 17, 2011

EDITORI DI SPAGNA UNITEVI

Malgrado la crisi, che ha investito anche l'editoria, in Spagna quello dei fumetti è l'unico settore editoriale che nel 2010 ha aumentato le sue vendite. Le vendite dello scorso hanno raggiunto un valore procapite di 85 milioni di euro con un incremento di titoli prodotti e una diminuzione di tirature per titolo. Il 14 per cento della popolazione spagnola legge fumetti, questo secondo i dati del ‘Estudio de Comercio Interior del Libro en España 2010’, presentato dalla Federación de Gremios de Editores de España (FGEE). QUI la notizia.
Proprio per questo a MAdrid tutti i maggiori editori di Comic spagnoli si sono incontrati il mese scorso e hanno creato l'Asociación de Editores de Cómic de España.
A questa Associazione fanno parte: ALETA EDICIONES, AMANIACO EDICIONES, ASTIBERRI, BANG EDICIONES, BD BANDA, DE PONENT EDICIONES, DIÁBOLO EDICIONES, DIBBUKS EDICIONES, DOLMEN EDITORIAL, EL PATITO EDITORIAL, KRAKEN EDICIONES, LA CÚPULA EDICIONES, NORMA EDITORIAL, RETRANCA EDITORA y SINS ENTIDO EDICIONES.
Ci sono aperture da parte del gruppo associativo nell'integrazione di altre realtà editoriali all'interno dell'Associazione. Ma quali sono gli scopi di questa unione Associativa di tutti gli editori? Presto detto:

-Costituirsi in una Associazione editoriale che sia prima di tutto rappresentazione di tutti i settori (direttamente o indirettamente) collegata con il "mondo fumettistico": amministrazione, scrittori, illustratori, designer, librai, distributori, le molte associazioni, delegazioni e gruppi coinvolti nel libro di settore, sia in Spagna che all'estero.

-Rappresentare tutti i suoi soci, migliorando le relazioni di lavoro , contribuendo a la difesa e alla promozione degli interessi professionali, di lavoro, economici, sociali e culturali, comuni a tutti i soci dell'Associazione.

-Difendere gli interessi comuni degli associati, delle agenzie e delle organizzazioni pubbliche o private, e dell'Amministrazione.

-Promuovere la solidarietà e la cooperazione tra i membri, la promozione e la determinazione e i servizi d' interesse comune dei suoi partner.

-Promuovere o sostenere iniziative esterne incline allo sviluppo del settore, alla diffusione, alla sensibilizzazione e alla promozione del fumetto.

-Incrementare la conoscenza e l'informazione della produzione editoriale spagnola, donando fondi di magazzino a librerie specializzate, biblioteche, scuole etc..

-promozione degli autori spagnoli di fumetti in tutti i settori.

-Mantenere contatti e creare accordi con altri settori, in qualsiasi ambito lavorativo, col fine di creare collaborazioni e di scambiare esperienze professionali, sindacali o di qualsiasi altra forma che possa portare benefici a tutti gli associati.

-Saranno tenuti in considerazione tutti quegli obiettivi di forma similare ai sopra indicati punti, che si considereranno utili e necessari per la finalità e la per la difesa dei gruppi associati.

Mi ricordano molto i punti che dissi io un anno fa all'incontro di Lucca dell'anno scorso. Dissi anche che dovevano essere gli editori ad un unirsi e a ragionare sul tema.
In Spagna, che è un mercato in crescita, gli editori hanno capito che per superare la crisi al meglio devono collaborare scrivendo punti comuni e lavorando poi nel libero mercato da competitori. Parlerò con Miguell Gallardo Presidente dell'Associazione fumettisti Spagnoli (si in Spagna esiste sa qualche anno) per un incontro con i vertici.
In Italia?
Tutto tace e i problemi restano.

7 commenti:

michele petrucci ha detto...

Purtroppo le cose si stanno muovendo molto lentamente. Novità dal versante AI?

Luca Erbetta ha detto...

L'AI, per quel che mi riguarda, è un esperimento fallito.

michele petrucci ha detto...

X Luca… perché?

nerosubianco ha detto...

Luca L'AI è nata da pochissimo, ha un presidente da quest'estate e si è (malgrado i pochi fondi a disposizione) già attivata in diverse iniziative. Altre ne sta realizzando.
Stanno tra l'altro valutando giuridicamente il contratto da noi stipulato pagando dei professionisti per regolamentarne le norme in base alle leggi vigenti.
E poi scusami, ma dire che l'AI è un esperimento fallito senza argomentarne le motivazioni mi sembra abbastanza inutile e poco professionale.

Luca Erbetta ha detto...

Claudio, mi dispiace, ma 5 mesi non sono pochissimo.
Inoltre la nuova AI non nasce dal nulla, ma dovrebbe eseere l'evoluzione di quello che è stata l' Associazione Illustratori, che parte da basi solide e ben instaurate. Scusate, ma date le premesse, sarebbe dovuta partire in quarta, e invece va già bene se non è in retromarcia.
Il più grave errore che è stato commesso (e che si reitera da un decennio) è la TOTALE mancanza di comunicazione. L'AI esiste ma si duarda bene dal dire che esiste, che cosa fa, cosa vuole fare. Non è stata fatta una campagna per l'ampliamento degli associati, non è stata fatta una riunione a Lucca (e non credo che ci fosse u rappresentante a fare volantinaggio tra gli autori), non è stato aperto nessun confronto con gli editori, non si è cercato l'aiuto dei pochi volenterosi disposti a mettersi in gioco (almeno, nessuno l'ha fatto con me. E non ce l'ho con loro perché mi sento escluso. Non sono un bambino. Ma se non sei nemmeno in grado di dialogare con chi ti vorrebbe dare una mano e coinvolgero, allora parti già male).
Spero di sbagliarmi, ma se continua così la nuova AI non sarà molto dissimile dalla vacchia. Che a noi fumettisti non è mai servita praticamente a nulla.

Luca Erbetta ha detto...

E il fatto che nulla sia cambiato è confermato da questo:
http://www.associazioneillustratori.it/index.html

michele petrucci ha detto...

X Luca
Be', certo. Anch'io ho visto che di mosse non se ne sono fatte ma voglio essere fiducioso e pensare che ancora il più (tutto quello che elenchi) la nuova AI debba e voglia farlo. Insomma, secondo me almeno fino al prossimo incontro (a Napoli) non ci saranno novità. Insomma, stiamo a vedere che succederà nei prossimi mesi…