mercoledì, agosto 31, 2011
LA SABBIA ANCORA CALDA
Sotto i piedi sento ancora la sabbia calda del mare di Marsala, il sapore di ricci appena raccolti, i fritti della cucina palermitana, la carne alla brace, le risate, i racconti, le conferme, le chiacchierate, ancora le risate, le cene, gli annunci.
Sotto il naso ho ancora l'odore della polvere dei caccia che dall'aeroporto di Trapani volano "carichi" in territorio libico e tornano "vuoti" il giorno dopo. Sento il tanfo d'immondizia incollato sulle pareti dei palazzi di alcuni quartieri di Palermo che tremano e perdono intonaco tra le musiche napoletane di una festa di zona.
Tocco la carta ruvida e porosa dei fumetti da edicola, della carta satinata dei libri e della cartaccia maleodorante petrolio dei quotidiani.
Leggo. Ascolto, torno a sorridere con gli amici, con i familiari.
Sotto gli occhi ho ancora il loro sguardo.
Si torna a casa, ma sotto i piedi sento ancora la sabbia calda del mare di Marsala, il sapore di ricci appena raccolti, i fritti della cucina palermitana, la carne alla brace, le risate, i racconti, le conferme, le chiacchierate, ancora le risate, le cene, gli annunci.
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3 commenti:
Mi piace.
bastano poche parole per meravigliarsi della nostra amata sicilia. :-)
Mario Be.
Nice blog you have
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