sabato, novembre 13, 2010

PIATTAFORME

Si sta lavorando alla bozza base del fatidico "Contratto Tipo" che posteremo nei prossimi giorni, (spero già la prossima settimana, trasloco permettendo) e si sta ragionando su quale sito o forum si potrebbe discuterne.
Alcuni siti di informazione ci hanno dato la loro assoluta disponibilità per fare quadrato "a casa loro" in attesa che una nuova pagina venga aperta o rinnovata (visto che c'è già il blog di Marcello Toninelli, ma che dovrebbe diventare più interattivo e graficamente più adatto all'iniziativa).
Mi chiedo se sia più adatto per una discussione di questo tipo un forum o un blog, e se essere ospitati in un sito d'informazione possa risultare "di parte" agli occhi dei maliziosi.
Aldilà di questi ragionamenti si è creata una buona squadra di lavoro. Ci sono tanti autori che stanno lavorando adesso a questo progetto e tanti altri colleghi per mail o per telefono mi hanno dimostrato interesse e partecipazione.
Che dire, grazie.

6 commenti:

Luca Ebetta ha detto...

Ottimo!

flaviano ha detto...

essere ospitati su un blog è sicuramente di parte. oltre ad avere mille problemi tra cui una gestione di amministratori e moderatori esterna, utenti già registrati ecc..

il blog non è assolutamente adatto alle discussioni. esistono un sacco di piattaforme forum gratuite a cominciare da forumfree
http://www.forumfree.it/

phpbb
http://www.giorgiotave.it/wikigt/os/PhpBB

mybb
http://www.mybb.com/

flaviano ha detto...

intendevo "essere ospitati su un forum/sito..."

michele petrucci ha detto...

Non so Flaviano, di certo è più semplice (perché conosciuto, perché molti sono già registrati) partire da un forum già esistente come quelli di Comicus per esempio. Però ci vorrebbero moderati adatti alla questione.
Però se esistono delle complicazioni di qualche tipo ben venga un forum nuovo…:)
Io intanto comincio a parlare di qualche elemento che potrebbe interessare questo contratto sul mio blog…

flaviano ha detto...

a proposito del contratto mi sfugge una casa fondamentale, o forse non ho seguito bene la discussione: una volta stilato, qualsiasi esso sia, cosa comporta? non credo che un editore possa essere obbligato ad attenersi ne un potenziale autore ad accettare contratti con proposte più basse e limitanti. ripeto, non sono contro eh, mi è solo sfuggito il punto d'arrivo.
;)

Luca Erbetta ha detto...

Flaviano, i punti di arrivo sono due:

quello più auspicabile, quello in cui speriamo, è che gli editori decidano di prendere questo modello di contratto e adottarlo.
Ovviamente ognuno inserirà prezzi e cifre come meglio crede, ma ci sarà una base comune su cui disutere.

Quello più probabile, è che solo alcuni editori decideranno di utilizzarlo.
Però sarà uno strumento utile agli Autori, che, prima di firmare un qualsiasi contratto, potranno confrontarlo con quello proposto loro dagli editori ed eventualmente chiedere delle modifiche.
E se non chiederanno le eventuali modifiche, non potranno più lamentarsi dicendo: ma io non lo sapevo che era un contratto di merda...