martedì, aprile 06, 2010

CI SI VEDE TRA DIECI ANNI...




Era il 2000 quando vinsi una borsa di studio Erasmus che mi portò a studiare l'ultimo anno di Università alla Facoltà di Belle Arti di Valencia. Fu una delle esperienze più belle, tra le più importanti della mia vita. Fu un anno intenso, ricco di esperienze di vita, di arte, di cultura, di fumetto e di libertà espressiva. Condivisi l'appartamento con tre ragazzi siciliani e ci divertimmo un sacco.
Poi tornai a Palermo e non ci tornai più. Ma Valencia era sempre nei miei ricordi.
Questo fine settimana ho fatto le valige e con la mia donna abbiamo deciso di passare la "Semana Santa" lì. E' stato un tuffo nel passato: nei miei ricordi, in quelli più spensierati.
-Sono andato sotto la mia ex-casa. Avrei voluto rivedere l'appartamento,ma mi sono accontentato di una birra nella tavernaccia che avevamo sotto casa... è ancora lì.
-Non c'è più il locutorio a fine strada e neanche la cartoleria accanto il portone di casa.
- La zona dove abitavo è molto cambiata quasi non riuscivo a trovare la strada per arrivare a casa. Ci sono palazzoni nuovi, strade ristrutturate, negozi che non ci sono più.
Valencia è cambiata tantissimo. In meglio però.
-L'università ad esempio, adesso è immensa. Ci sono circa un centinaio di padiglioni nuovi, hanno fatto anche gli alloggi per gli universitari.
-Il Museo della scienza è allucinante, adesso c'è anche un grande centro oceanografico con animali marini di tutte le specie e un grande acquario.
-Al Carmen non c'è più la signora che vende i pezzi di notte e neanche il forno dove abbiamo fatto colazione il primo e l'ultimo giorno ( quello accanto al Mercato Centrale) adesso ci sono negozietti di vestiti.- Il Mercato è stato tutto ristrutturato adesso è più bello di prima, ma non c'è più il signore che vendeva le caramelle artigianali. Peccato.
-Il PicaPietra (Il Pub che frequentavamo) è ancora lì sempre più lurido e buio.
- Il Rio è sempre più ricco di verde e il Palau della Musica continua con i suoi giochi d'acqua a ritmo di musica tra le risa dei bambini e la gente che prende il sole sull'erba.



Riemergo dal lago dei ricordi e ritorno a casa, è stato un viaggio splendido.
Mancava soltanto il carciofo alla carbonella poi sarebbe stata una Pasqua assolutamente perfetta.

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