E' da un pò di giorni che mi interrogo sul concetto di "anomalia". Di per se, é abbastanza semplice trarne il significato. Il mio prof all'artistico, mi direbbe che l'anomalia é una deviazione della norma, e che tutto ciò che "naviga" in senso opposto al "normale", diventa un'anomalia. A questo punto, ho cominciato a farmi degli esempi, una pallina da golf lanciata involontariamente sul capo di qualcuno, diventa un'anomalia, andare ad un concerto e ritrovarsi un meteorite che ti casca addosso é un'anomalia, ritrovarsi in un dirottamento aereo é un'anomalia, una razza aliena maligna e dominatrice che attacca il pianeta terra é un'anomalia. Giusto?
Ma questo vale soltanto per le azioni o anche per le parole?
Cioé,se io in una discussione come questa, dove sto esprimendo dei concetti, dicessi "Vaffanculo a te che leggi", sarebbe un'anomalia? Non credo. Per due motivi:
-Uno é premeditata e quindi non reale
- due sarebbe più vicina al concetto di non rispetto, che a quello di "anomalia".
Però nella vita di ognuno di noi, accadono continuamente delle anomalie e queste creano un'altalena di emozioni, di sentimenti, e di esperienze che ci rendono particolarmente attenti. L'anomalia, tende a prendere coscienza di se, come un'elemento che non può non esistere. E per questo però, ogni volta ci spiazza, perché nella nostra testa in realtà é difficile concepirlo e accettarlo.
Secondo me l'anomalia é uno schiaffo che ogni tanto ci da la vita per ricordarci che esistiamo. Per staccarci dal continuo e ripetitivo giornaliero vivere, nella piattezza di una giornata tipo. Un'anomalia é un gancio destro alla balboa, una frog splash alla Eddie Guerrero, un calcio alla Bruce Lee.
L'anomalia é una disgustosa caramella alla menta, con retrogusto di albicocca e miele.
domenica, agosto 06, 2006
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