domenica, marzo 09, 2014

L'ITALIA NON FUNZIONA

Questa è l'Italia che non funziona, ve la racconto:
Scendo in Sicilia per vacanza e ne approfitto per fare un documento che mi serve per avere un'adeguata copertura sanitaria all'estero. Cerco su internet e tutti concordano che devo andare all'INPS per fare questo importantissimo documento. Entro e chiedo lumi ad una guardia, mostro all'atletico poliziotto di 120 kili il documento di cui ho bisogno e mi indirizza all'ufficio informazioni (anche se lui lo chiama "vai da quello coibaffi). Vado da quello coibaffi gli mostro il foglio che mi hanno dato in Spagna e mi risponde, "si, qua si fa, prenda il numero con la lettera Q". Mi guardo attorno e non vedo tantissima gente, prendo il numero, guardo il tabellone e sprofondo nell'oblio, devo aspettare 150 persone, ripeto 150 persone!!!!!
mi domando dove siano, poi capisco che molta gente è venuta all'alba hanno preso il biglietto e sono andati a sbrigare altre cose da altre parti, quando torneranno se avranno perso il turno torneranno a casa altrimenti resteranno in attesa (una logica che non ho mai capito, molto comune in Sicilia). Aspetto, aspetto, aspetto, 4 ore di attesa e nel frattempo davanti mi passa di tutto. Crisi di nervi, bestemmie, persone che saltano turni perché hanno l'amico che li accompagna direttamente dal Direttore Generale, insomma un belvedere di quanto la "Grande Bellezza" non sia un elogio, ma un drammatico spaccato della devastazione sociale di un'intera nazione. Finalmente arriva il mio turno. Entro. Mi siedo, sorrido. La tipa davanti a me non sorride. Le mostro il documento e le dico che mi serve per la tessera sanitaria in Spagna. Lei guarda il foglio, non sa cosa sia questo documento, "non si fa qui" mi dice. Io sprofondo nel buio e già vedo le mie mani attorno al collo di quello coibaffi.
Prego la signora di chiedere ad altri in ufficio, le dico che il suo collega all'ingresso (quello coibaffi sottolineo) mi ha confermato questa mattina che quel documento si faceva qui. La signora capisce la situazione e fa qualche chiamata, chiede alla sua collega, fa un'altra chiamata, ma la risposta è negativa. Quel documento non si fa li. Chiedo dove devo andare e lei mi risponde "forse" all'USL. Quel forse mi porta alle "12 fatiche di Asterix" e al documento "A38". Esco sbattendo la porta, mi dirigo deciso da quello "coibaffi" che è al telefono. Me ne fotto e comincio a sbattergli in faccia il documento che gli ho mostrato 4 ore prima, lui chiude il telefono alza un sopracciglio e senza battere ciglio rincara dicendo "certo, questo documento si rilascia qui", a quel punto avrei voglia di picchiarlo, ma capisco che sarebbe inutile, lo invito a venire con me dalla sua collega che mi ha detto l'esatto contrario di quello che lui diceva, mi risponde che non può e che se la sua collega ha detto che non si fa qui vuol dire che non si fa qui. Divento paonazzo e gli urlo "E DIRLO PRIMA, IMBECILLE INCOMPETENTE!!!!!" lui non dice nulla, si limita a un mi dispiace. Io ho perso una mattinata e la speranza che in 5 anni di mia assenza le cose fossero cambiate, migliorate. Me ne vado incazzato, deluso, triste e ho in bocca l'amarezza della sconfitta, di quella che subisci per colpa di altri, di quelli incompetenti che non sanno fare il proprio lavoro ma che stanno li soltanto perché qualcuno ha deciso così, anche se in realtà non valgono un cazzo!