venerdì, luglio 23, 2010
UNA MALETA DE DIBUJOS...
Dunque:
-Pagine da acquerellare e inchiostrare, pronte
-Materiale da lavoro, pronto
-I-pod con musica, pronto
-Cosa da sistemare a casa prima di partire, fatto.
Torno in Sicilia per il mese di Agosto. Trangugerò ingordo e con voracità tutte le prelibatezze che ci sono nella mia Trinacria, sollazzerò a mare sotto il sole cocente imprecando e maledicendo il caldo e beatificando di notte l'inventore dell'aria condizionata. Piangerò la notte per colpa delle zanzare che balleranno la rumba sulle mie orecchie e tornerò a Marettimo per un paio di tuffi.
Cose da evitare assolutamente:
-Non vedere il TG1
-Non vedere la televisione in generale
-Ricordarsi che l'aglio italiano mi fa l'effetto della Kryptonite per Superman
-Le risse per strada mentre guidi in una Palermo con 40° all'ombra.
Cose da fare assolutamente:
-Caffè al bar almeno un paio al giorno
-Arancine e calzone al forno a tempesta
-Stigghiola e panino con la milza
-pasta con le sarde
-babbaluci
-e muluni ghiacciatu.
Hasta pronto.
giovedì, luglio 22, 2010
IN EDICOLA: IL GIORNALINO 30
Si torna in edicola con il Giornalino numero 30. QUI trovate il link alla pagina del sito e QUI quella della pagina di Faccialibro del Duo Atomico. La storia è sempre del prode Fabrizio Lo Bianco e ai colori una superba Elena Sanjust.
lunedì, luglio 12, 2010
MEZZO POSTA
Vivere all'estero ha i suoi lati positivi, ma ovviamente anche quelli negativi.
Mi manca andare nelle edicole ad esempio,perdermi tra le mille pagine di fumetti che misti ai "Porno" coprono una buona parte degli scaffali . Mi mancano anche e forse sopratutto le librerie. Leggere nella propria lingua ha un sapore unico.
E' come mangiare un piatto cucinato da tua madre e in esso riscoprire quegli stessi odori di quando da bambino, ti sbucciavi un ginocchio giocando a pallone con i ragazzi del palazzo e sanguinante e arrabbiato, tornarvi a casa avvolto dagli odori della cena.
Certo qui posso leggere tanta roba che in Italia difficilmente si pubblicherà, ma il gusto di sfogliare un libro, leggere l'incipt nella tua lingua e comprarlo questo si, questo mi manca...
Nella mancanza ci si adatta però, ed ecco che arriva in soccorso "papà internet".
Mi sono detto: "compriamo su internet, scelgo e metto nel carrello, è facile no?"
E così ho fatto.Chi mi conosce sa che amo i libri della Coconino Press. Credo di averli tutti (quasi tutti). Il loro sito è particolarmente ben fatto e superando la mia insicurezza sulle capacità delle poste italiane ho deciso di comprare un po' di libri. Era da molto che volevo prendere questo di Manuel Fior. Avevo già preso Rosso OltreMare alla Comicon di qualche anno fa e l'avevo trovato geniale.
Con un segno differente, meno cattivo e graffiante ma anzi al contrario leggero e delicato, Fior ci regala un'opera straordinaria. La leggerezza che traspare dalle tavole de "La signorina Else"è pari agli acquerelli di Cèzanne o agli oli di Toulouse- Lautrec . Il montaggio narrativo ha un richiamo a quel fumetto che ha fatto storia sulle strisce domenicali dei primi del secolo reinterpretato con la solida professionalità di un conoscitore del cinema d'avanguardia e dell'arte moderna.
C'è l'Art Nouveau negli sfondi di questa Graphic Novel, ambienti freschi e rapidi, appena accennati ma reali e ben visibili che fanno da sfondo teatrale su quel palco dove i personaggi si muovono, vivono e si raccontano in atti.
Una grande opera che meriterebbe maggiore attenzione.
Groenlandia-Manhattan di Cruchaudet l'avevo visto 2 anni fa ad Angouleme pubblicato da Delcourt e mi aveva colpito tantissimo. Il mio limite con la lingua francese mi obbligò a desistere dal comprarlo e nello sperare che in Italia o in Spagna prima o poi lo pubblicassero.
Mi è venuta in soccorso la Coconino Press e non c'ho pensato 2 volte nel cliccare "aggiungi al carrello" e comprarlo.
Una storia sull'identità. Sull'appartenenza di un popolo, sulla voglia di tornare in un luogo che soltanto dopo scopri non essere più il tuo. Una storia ricca di valori umani e culturali.
Un segno cupo, a volte eccessivamente cupo, ma con una freschezza che agevola la lettura della storia. Molto belle le pagine del sogno di Minik e quelle che fanno riferimento a fatti reali e momenti storici del 1897.
Il libro, premiato con il prestigioso Goscinny 2008, è uno spaccato della società odierna, che di riflesso ad un racconto di più di 100 anni, ci mostra le difficoltà di uno straniero in terra straniera e di uno straniero che diventa straniero quando torna nella sua terra madre.
Tota è al suo esordio con Coconino e anche se non conoscevo il suo lavoro ho deciso di prenderlo, perchè chi mette uno dei personaggi principali di spalle in copertina, merita il mio rispetto.
E' stato il primo che ho letto e l'ho trangugiato tutto d'un colpo. Alla fine mi sentivo ubriaco e come ogni ubriacatura che si rispetti alla fine ti senti stanco, perso e confuso... in parte anche un po' vuoto.
Tota ti racconta una storia di vita (la sua?), un momento di quotidianità con le semplici e forti emozioni, con le speranze distrutte e con gli enigmi di un futuro che ogni giorno si apre con incertezza e curiosità.
Curiosità come ogni pagina del libro. Leggere ogni pagina di Yeti è come mangiare cioccolati al Rum, alla fine ti fa male lo stomaco ma il giorno dopo torneresti ad assaggiarne ancora...e ancora...e ancora.
Leggendo Tota ho ritrovato una narrazione simile a quella di Nanni in Cronachette, leggera, semplice, divertente con un sotto strato di amaro cinismo.
Bell'esordio.
Mi manca andare nelle edicole ad esempio,perdermi tra le mille pagine di fumetti che misti ai "Porno" coprono una buona parte degli scaffali . Mi mancano anche e forse sopratutto le librerie. Leggere nella propria lingua ha un sapore unico.
E' come mangiare un piatto cucinato da tua madre e in esso riscoprire quegli stessi odori di quando da bambino, ti sbucciavi un ginocchio giocando a pallone con i ragazzi del palazzo e sanguinante e arrabbiato, tornarvi a casa avvolto dagli odori della cena.
Certo qui posso leggere tanta roba che in Italia difficilmente si pubblicherà, ma il gusto di sfogliare un libro, leggere l'incipt nella tua lingua e comprarlo questo si, questo mi manca...
Nella mancanza ci si adatta però, ed ecco che arriva in soccorso "papà internet".
Mi sono detto: "compriamo su internet, scelgo e metto nel carrello, è facile no?"
E così ho fatto.Chi mi conosce sa che amo i libri della Coconino Press. Credo di averli tutti (quasi tutti). Il loro sito è particolarmente ben fatto e superando la mia insicurezza sulle capacità delle poste italiane ho deciso di comprare un po' di libri. Era da molto che volevo prendere questo di Manuel Fior. Avevo già preso Rosso OltreMare alla Comicon di qualche anno fa e l'avevo trovato geniale.
Con un segno differente, meno cattivo e graffiante ma anzi al contrario leggero e delicato, Fior ci regala un'opera straordinaria. La leggerezza che traspare dalle tavole de "La signorina Else"è pari agli acquerelli di Cèzanne o agli oli di Toulouse- Lautrec . Il montaggio narrativo ha un richiamo a quel fumetto che ha fatto storia sulle strisce domenicali dei primi del secolo reinterpretato con la solida professionalità di un conoscitore del cinema d'avanguardia e dell'arte moderna.
C'è l'Art Nouveau negli sfondi di questa Graphic Novel, ambienti freschi e rapidi, appena accennati ma reali e ben visibili che fanno da sfondo teatrale su quel palco dove i personaggi si muovono, vivono e si raccontano in atti.
Una grande opera che meriterebbe maggiore attenzione.
Groenlandia-Manhattan di Cruchaudet l'avevo visto 2 anni fa ad Angouleme pubblicato da Delcourt e mi aveva colpito tantissimo. Il mio limite con la lingua francese mi obbligò a desistere dal comprarlo e nello sperare che in Italia o in Spagna prima o poi lo pubblicassero.
Mi è venuta in soccorso la Coconino Press e non c'ho pensato 2 volte nel cliccare "aggiungi al carrello" e comprarlo.
Una storia sull'identità. Sull'appartenenza di un popolo, sulla voglia di tornare in un luogo che soltanto dopo scopri non essere più il tuo. Una storia ricca di valori umani e culturali.
Un segno cupo, a volte eccessivamente cupo, ma con una freschezza che agevola la lettura della storia. Molto belle le pagine del sogno di Minik e quelle che fanno riferimento a fatti reali e momenti storici del 1897.
Il libro, premiato con il prestigioso Goscinny 2008, è uno spaccato della società odierna, che di riflesso ad un racconto di più di 100 anni, ci mostra le difficoltà di uno straniero in terra straniera e di uno straniero che diventa straniero quando torna nella sua terra madre.
Tota è al suo esordio con Coconino e anche se non conoscevo il suo lavoro ho deciso di prenderlo, perchè chi mette uno dei personaggi principali di spalle in copertina, merita il mio rispetto.
E' stato il primo che ho letto e l'ho trangugiato tutto d'un colpo. Alla fine mi sentivo ubriaco e come ogni ubriacatura che si rispetti alla fine ti senti stanco, perso e confuso... in parte anche un po' vuoto.
Tota ti racconta una storia di vita (la sua?), un momento di quotidianità con le semplici e forti emozioni, con le speranze distrutte e con gli enigmi di un futuro che ogni giorno si apre con incertezza e curiosità.
Curiosità come ogni pagina del libro. Leggere ogni pagina di Yeti è come mangiare cioccolati al Rum, alla fine ti fa male lo stomaco ma il giorno dopo torneresti ad assaggiarne ancora...e ancora...e ancora.
Leggendo Tota ho ritrovato una narrazione simile a quella di Nanni in Cronachette, leggera, semplice, divertente con un sotto strato di amaro cinismo.
Bell'esordio.
mercoledì, luglio 07, 2010
venerdì, luglio 02, 2010
IN EDICOLA: IL GIORNALINO 26
Questa settimana sul Giornalino c'è una storia di Bau e Woof a cui sono particolarmente legato. Si tratta di "Gara di Mongolfiere" ed è la storia più lunga realizzata fin'ora da me e Fabrizio sul "duetto cagnesco", 4 pagine in cui appaiono per la prima volta altri personaggi della serie: Truf e Track e la micia Ceci.
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