venerdì, dicembre 02, 2005

microIntervista a MARCO FAILLA
















Cosa é il fumetto per te e come ci sei arrivato?

Bah... io ho cominciato a disegnare da piccolissimo perché mio padre
dipingeva. Ricordo che avevo sempre a portata di mano tantissimi materiali
da disegno. A parte cercare di tenermi lontano dalla roba più "sporcante" i
miei genitori mi hanno sempre incoraggiato oltre il lecito! A volte ho quasi
la sensazione di essere stato destinato: quando verso i tredici anni, come
molti, ho voluto provare a suonare uno strumento mio padre mi voleva
uccidere! Ricordo liti furiose a casa mia perché nulla doveva distrarmi dal
disegno. E pensare che suono ancora... I primi fumetti che ho letto non
limitandomi a guardare le figure erano gli Sturmtruppen di Bonvi intorno
agli otto anni (otto anni miei... non di Bonvi...). Principalmente si
trattava di vecchi remainders che mio padre mi comprava nelle bancarelle di
libri usati... oscar mondadori, eureka pocket... quindi: Jacovitti, Breccia,
Zio Tibia, Andy Capp... Quello che mi ha rapito sin da subito dei fumetti è la
potenza comunicativa che riescono a sprigionare con pochissimi mezzi. Io
trovo che si tratti della forma d'espressione popolare per eccellenza.
chiunque riesce a capire i fumetti! Non sei costretto a mettere il finale
strappalacrime per rientrare nei costi di produzione come succede sempre più
spesso nel cinema! Anche se sei un analfabeta poco male: cercando di dare un
senso narrativo alle figure escono fuori cose interessanti! All'età di
undici anni ho deciso di cercare di diventare un
professionista e ormai non riesco a immaginare di guadagnarmi da vivere
facendo qualcos'altro.



A quale progetto/i stai lavorando?

Dall'inizio della scorsa estate faccio l'inchiostratore per
Monster Allergy. Saltuariamente inchiostro anche varie cose delle Tea
Sisters. In questo momento sto cercando di concretizzare vari progetti come
disegnatore di cui preferisco non parlare per scaramanzia, sto facendo le
copertine per due cd di death metal e fra breve inizierò una breve storia di
furries. Anche se ho quasi sempre lavorato come inchiostratore mi considero
un disegnatore a tutti gli effetti... infatti sono un frustrato.







Quali storie preferisci raccontare?

In realtà non mi interessa molto cosa racconto ma come... certo però
che sarebbe bello potere trattare i temi che mi sono per natura più
congeniali ma se entro in un negozio di fumetti (quasi mai) compro
principalmente in base alla qualità del disegno.mi guardano sempre male
perché apro sistematicamente tutti i fumetti! Anni fa pensavo di avere delle
difficoltà a disegnare roba "edulcorata" ma la mia sete di denaro mi ha
permesso di fare anche questo... purtroppo sono un deviato e non ho ancora
capito come mettere a frutto questo mio difetto:-D In definitiva mi
piacerebbe gravitare fra l'horror e il porno. Mi piace creare un piccolo
"shock" tutte le volte che ne ho la possibilità. il motivo lo ignoro. Sono
fermamente convinto del fatto che le cose sbagliate siano le più divertenti
da fare. Ovviamente non mi riferisco a genocidi omicidi e cattive azioni di
questo calibro... Ci ho ragionato parecchio e sono quasi arrivato a
spiegarlo "scientificamente".il fatto è che ho una scala di valori capovolta
riguardo la maggior parte degli argomenti. Spesso mi ritrovo a pensare quale
potrebbe essere la cosa peggiore da fare nelle diverse situazioni e a come
sarebbe divertente poterlo fare sul serio. Credo che, se lasciato libero, mi
ritroverei avvolto in un vortice di bassezza... meraviglioso! Per fortuna
nei fumetti posso fare quello che voglio senza arrecare danni permanenti a chi
mi sta vicino... spero solo di non influenzare nessuno! Però, nella mia
ottica, influenzare negativamente qualcuno sarebbe uno spasso... potrei
continuare così per ore.


Quali autori italiani ammiri di più?

Battaglia! In genere tutti quelli che sanno raccontare e che non
disegnano a tassametro. e, anche se sono la stragrande minoranza, ce ne sono
parecchi! Non amo molto i Bonelli... anche se ne conosco uno bravissimo!



Cosa pensi delle Scuole di Fumetto?

Io ne ho frequentata una per un anno ed è stata un'esperienza
positivissima. Però mi innervosivano alcuni miei colleghi figli di papà che
non sfruttavano al meglio l'opportunità datagli dai rispettivi "papy".
Insomma: se viene scelta con cura e si ha determinazione e un minimo di
spirito di sacrificio una scuola specifica può aiutare molto. Nel corso
degli anni mi è capitato di essere coinvolto in qualità di insegnante in
diverse scuole o corsi dedicati al fumetto ed è bello vedere qualche allievo
che va avanti.





Come vedi il mercato italiano oggi?

Malissimo!! La stragrande maggioranza degli editori italiani sono
inadeguati per non dire peggio (tipo che sono degli stronzi...) Credetemi se
vi dico che mi piacerebbe potere pensare il contrario... non sarebbe affatto
male potere sperare di lavorare bene in italia! La maggior parte di quello
che esce in edicola prodotto in italia è, a mio avviso, solo spazzatura. Il
fatto che gli autori sono spesso sottopagati non aiuta affatto. Bisognerebbe
farsi un piccolo esame di coscienza, paragonare il nostro mercato con gli
altri e smetterla di pubblicare copie di copie di copie. L'italia è
notoriamente un paese pieno di gente furbissima: se una cosa piace nel giro
di un istante ci sono in giro i cloni. Andrebbe anche bene se poi sti cloni
non rimanessero in giro per venti anni! Qui nessuno vuole rischiare di
perdere neanche un euro! Qui c'è ancora gente convinta di
arricchirsi scopiazzando qualche fenomeno editoriale di metà anni ottanta!
Altri che cercano di copiare se stessi senza riuscirci! Basta!! Ormai certi
modelli sono indubbiamente improponibili!! Eppoi quello che mi stupisce di
più sono i lettori: ma perché? Perchè pagare per leggere certa roba? Un bel
diluvio universale-editoriale potrebbe non essere una cattiva idea.


Ogni autore ha un suo "sogno proibito", un desiderio,
una storia da scrivere un personaggio da creare... il
tuo qual è?




Non saprei...sai che non ci ho mai pensato? In questo momento sono occupato
a sperare nella soluzione di problemi più materiali. Magari non appena sarò
diventato un famoso disegnatore multimiliardario qualcosa mi verrà in
mente...

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